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Catalogna: da 9 a 13 anni ai 12 leader indipendentisti

Sanchez, ora nuova pagina attraverso il dialogo

Redazione Ansa

ROMA - Pene dai 9 ai 13 anni di carcere sono state comminate dalla Corte suprema spagnola ai 12 leader indipendentisti catalani, fra cui l'ex vicepremier Oriol Junqueras, che sono stati riconosciuti colpevoli, secondo i giudici, di 'sedizione' e 'appropriazione indebita'. Lo scrivono i media spagnoli e internazionali, fra cui El Pais. Non sarebbe quindi stata provata la colpevolezza per il reato più grave di 'ribellione', per il quale l'accusa aveva chiesto 25 anni.
Il carcere è stato comminato a nove dei 12 imputati, già in detenzione preventiva: oltre a Junqueras, la ex speaker del parlamento catalano Carmen Forcadell, i leader indipendentisti Jordi Sànchez e Jordi Cuixart, e gli ex ministri catalani Dolors Bassa, Joaquim Forn, Raul Romeva, Jordi Turull e Josep Rull. Gli altri tre imputati, a piede libero, Carles Mundó, Meritxell Borràs, Santi Vila, sono stati condannati a delle 'ammende'. La sentenza mette fine a due anni di processo, iniziato esattamente due anni fa e durato quattro mesi, con 52 udienze trasmesse in diretta streaming online.

Sanchez, ora nuova pagina attraverso dialogo

Adesso "abbiamo bisogno di aprire un nuovo capitolo basato sulla coesistenza pacifica in Catalogna attraverso il dialogo nei limiti della legge e della Costituzione spagnola". Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in un intervento tv dopo la condanna degli indipendentisti catalani. "Nessuno è al di sopra della legge - ha aggiunto - In Spagna non ci sono prigionieri politici ma piuttosto alcuni politici in prigione per aver violato leggi democratiche".

"Il governo - ha proseguito Sanchez - continuerà a lavorare per risanare le fratture create dal movimento separatista in una società sfaccettata". Nei prossimi giorni, ha sottolineato il premier spagnolo, "lavoreremo per garantire l'ordine pubblico e proteggere le nostre leggi democratiche. Risponderemo in maniera adeguata a qualsiasi violazione e ci impegneremo a ricostruire l'unità di tutti i partiti politici impegnati a difendere la Costituzione".

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