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A Padre Mourad,priore in Siria,premio Colomba d'oro per pace

Religioso promuove dialogo con islam, detenuto per mesi da Isis

Redazione Ansa

(ANSAmed) - NAPOLI, 9 OTT - Sarà consegnata a Padre Jacques Mourad, priore del monastero di Mar Elian in Siria, il Premio Internazionale Colomba d'Oro nella cerimonia che si svolgerà il 21 ottobre a Roma. Il Premio Archivio Disarmo-Colombe d'oro per la pace, opera di Pericle Fazzini, viene assegnato ogni anno a personalità del mondo dell'informazione che si sono distinte nel far conoscere casi virtuosi di gestione non violenta dei conflitti e di cooperazione internazionale e, nella società civile, si sono fatte portatrici di ideali di dialogo fra le culture e fra le persone. In un momento storico, spiegano gli organizzatori, in cui la pace, i diritti umani, l'accettazione delle differenze sono valori assediati da visioni politiche ispirate a sentimenti di odio e di rancore, il Premio si rivela ancora più attuale, promuovendo atteggiamenti di incontro, di accoglienza, di apertura reciproca. Quest'anno la Giuria, formata da Fabrizio Battistelli, Dora Iacobelli, Riccardo Iacona, Dacia Maraini, Andrea Riccardi e Tana de Zulueta, ha deciso di conferire conferisce la Colomba internazionale padre Jacques Mourad che promuove il dialogo tra Cristianesimo e Islam. Dopo anni di impegno instancabile per il dialogo con i musulmani, padre Mourad ha vissuto per cinque mesi il dramma del rapimento per mano dell'Isis. Il religioso invita tutti i cristiani a un'irrevocabile scelta di nonviolenza, di perdono, e di dialogo.

"Il dialogo - sottolinea padre Mourad - è sempre possibile perché Dio ci ha creati per vivere insieme".

Le Colombe per la sezione informazione sono assegnate a diversi personaggi del panorama culturale italiano. Leonardo Palmisano, sociologo, scrittore, editore, autore di numerose inchieste sullo sfruttamento dei braccianti e di altri lavoratori ai margini del sistema produttivo ed è presidente della cooperativa editoriale Radici Future Produzioni.

Elisabetta Soglio, responsabile dell'inserto "Buone Notizie" del Corriere della Sera, che racconta le storie e le energie che scaturiscono spontaneamente dalla società civile italiana e in particolare nel mondo del Terzo Settore. Madi Ferrucci, Flavia Grossi e Roberto Persia, giornalisti freelance diplomati alla scuola di giornalismo Lelio Basso. La loro videoinchiesta "Doppia Ipocrisia" denuncia le responsabilità italiane nella produzione e nell'esportazione all'Arabia Saudita delle bombe che hanno fatto centinaia di vittime civili nella guerra in Yemen. Il regista Nanni Moretti per aver scritto e diretto "Santiago, Italia", uno straordinario film-documentario che racconta il decisivo ruolo dell'Italia ai tempi del colpo di stato in Cile, prima dando rifugio in ambasciata a centinaia di oppositori del regime e, successivamente, accogliendone altrettanti in una società (la nostra) in cui era vivissimo il senso di solidarietà per gli esuli e i perseguitati politici.

(ANSAmed).

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