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Israele: il Paese si ferma per la solennità di Yom Kippur

Stop circolazione, chiusi aeroporto e valichi di frontiera con Territori

Redazione Ansa

TEL AVIV - Da martedì sera Israele si ferma per le celebrazioni di 'Yom Kippur' (il 'Giorno dell'espiazione'), la maggiore festività religiosa ebraica dell'anno, che si concluderà mercoledì sera. Oltre 24 ore nelle quali si osserva il digiuno completo, si fa penitenza delle offese recate e si cerca la riconciliazione. Le autorità stanno completando i preparativi per quella che è considerata la più solenne ricorrenza ebraica.

I trasporti pubblici si arresteranno e anche le auto private si asterranno dal circolare lasciando spazio ai pedoni, padroni incontrastati insieme alle biciclette delle strade. Chiusi anche l'aeroporto del Ben Gurion, i valichi di frontiera con i Territori palestinesi, Gaza compresa (tranne i casi umanitari) e confini sotto stretta sorveglianza. Nessuna trasmissione alla radio e alla tv che riprenderanno la normale attività alla fine di Kippur così come nessun aggiornamento nei siti di informazione e nei giornali che non saranno in edicola mercoledì.

Particolare attenzione a Gerusalemme: la polizia vigilerà che non avvengano incidenti nell'area della Città Vecchia dove sono previsti numerosi fedeli ebrei per le preghiere al Muro del Pianto.

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