(ANSAmed) - ROMA, 19 GIU - Tutti i Governi, soprattutto dei
Paesi ricchi, dovrebbero aumentare il proprio impegno per
l'accoglienza di uomini, donne e bambini che ogni giorno sono
costretti a fuggire dalla propria casa o dal proprio Paese, per
trovare scampo da conflitti atroci, persecuzioni o carestie
causate dal cambiamento climatico. E anche l'Italia, che ha
sempre avuto una forte tradizione di solidarietà e accoglienza,
dovrebbe fare la sua parte assieme al resto dell'Unione europea,
promuovendo politiche sostenibili che mettano al centro le
persone e i loro diritti.
E' l'appello lanciato oggi da Oxfam, di fronte ai nuovi dati
pubblicati dall'UNHCR, che mostrano come per il settimo anno di
fila sia aumentato nel mondo il numero di persone costrette a
migrazioni forzate.
Ancora oggi - si legge in un comunicato - alcuni dei Paesi
poveri del mondo si fanno carico del maggior numero di profughi
e rifugiati: "Per l'ennesima volta, un triste record è stato
superato - ha detto Giulia Capitani, policy advisor su
migrazione e asilo di Oxfam Italia - Ma dietro a questi numeri
ci sono persone che vivono storie drammatiche, fatte di viaggi
lunghissimi e molto pericolosi, durante i quali subiscono spesso
torture e abusi indicibili, come i tanti che arrivano ancora
oggi in Libia. Viaggi che non avrebbero mai voluto intraprendere
se non vi fossero stati costretti per salvare la propria vita o
quella dei propri figli, se non fossero stati privati dei più
basilari diritti fondamentali e della possibilità di condurre
una vita dignitosa. Il paradosso, ancora oggi, è che sono i
paesi più poveri del mondo o quelli in via di sviluppo ad
accogliere il maggior numero di rifugiati, come nel caso delle
più gravi crisi umanitarie originate dai conflitti che dilaniano
l'Africa sub sahariana". In questa direzione, - continua
Capitani - il Global Refugee Forum in programma a dicembre a
Ginevra sarà l'occasione, coinvolgendo direttamente i paesi
ospitanti, per mettere in campo azioni concrete ed efficaci.
Un'opportunità che non può essere sprecata ancora una volta".
Quindi, l'appello in Italia: "consentire gli sbarchi,
proteggere chi fugge". E l'iniziativa: una coperta termica da
esporre fuori dal proprio balcone di casa o dovunque si voglia.
E' il gesto simbolico, scelto dalla campagna "#IoAccolgo",
promossa da 47 organizzazioni e attori della società civile
italiana, tra cui Oxfam, per chiedere ai cittadini italiani di
testimoniare la propria solidarietà a chi attraversa il
Mediterraneo in cerca di salvezza, in occasione della Giornata
mondiale del rifugiato del 20 giugno.
"Mentre il Governo italiano ha appena approvato un decreto
legge che si accanisce ulteriormente contro chi cerca di
effettuare salvataggi in mare, nel Mediterraneo si registra una
crescita esponenziale del tasso di mortalità rispetto all'anno
scorso: 1 vittima ogni 6 migranti che tentano la traversata,
contro 1 su 30 registrate nel 2018 - conclude Capitani - Si
tratta di persone che muoiono spesso nel silenzio dell'opinione
pubblica, mentre si continua a non tener conto che la Libia,
come più volte ribadito dalle Nazioni Unite e ieri dalla
pronuncia del Consiglio d'Europa, non può esser considerato un
porto sicuro. Allo stesso tempo, non si arresta l'azione di
smantellamento del sistema di accoglienza italiano, in assenza
del quale non si garantirà affatto maggiore sicurezza. Per
questo abbiamo aderito alla campagna "#IoAccolgo", che chiede al
Governo italiano e agli stati europei una diversa politica di
accoglienza, il ripristino immediato di una missione di ricerca
e soccorso nel Mediterraneo, l'adozione di un sistema di equa
ridistribuzione dei richiedenti asilo tra i vari Paesi europei.
Facciamo appello a tutti i cittadini a testimoniare domani che
una diversa politica di gestione del fenomeno migratorio è
doverosa e possibile". (ANSAmed).
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Oxfam, 70mln di profughi,Italia non si giri dall'altra parte
Iniziativa #IoAccolgo per la Giornata mondiale del rifugiato