(ANSAmed) - BEIRUT, 5 GIU - Circa 15mila bambini profughi
siriani in Libano rischiano di rimanere senza un rifugio dopo
che le autorità libanesi hanno ordinato la distruzione di una
serie di assembramenti informali di profughi. E' il monito di
tre organizzazioni umanitarie internazionali che operano nel
Paese dei Cedri.
Il Libano conta una popolazione di meno di quattro milioni di
abitanti. E dal 2011 sono giunti più di un milione di siriani in
fuga dalla guerra nel loro Paese. Le autorità di Beirut
lamentano la difficoltà di sostenere quello che viene descritto
come un peso sociale ed economico insopportabile. Il Libano non
ha mai firmato la Convenzione di Ginevra sui diritti dei
rifugiati del 1951. E dal 2011 ha consentito l'ingresso dei
profughi siriani come "ospiti temporanei", definendo i campi
come "luoghi informali".
Secondo Save The Children, World Vision e Terres des Hommes,
tre delle numerose organizzazioni non governative internazionali
che hanno progetti in Libano a sostegno anche delle comunità di
profughi siriani, 15mila bambini profughi rimarranno senza tetto
quando il 9 giugno prossimo l'esercito libanese eseguirà
l'ordine di smantellare una serie di campi nella regione di
Arsal, nella Valle della Bekaa nei pressi del confine siriano.
Nella zona si è combattuto tra il 2014 e il 2017 contro la
presenza di gruppi armati siriani e libanesi appartenenti alla
galassia qaedista e jihadista. E i civili presenti nell'area
hanno subito più volte deportazioni e trasferimenti forzati.
Le tre organizzazioni affermano che le autorità libanesi
pensano di demolire circa 5mila insediamenti di profughi e di
distruggere strutture sanitarie e fognarie, scuole, dispensari
medici costruiti in questi anni, mettendo a rischio non solo
l'istruzione di 15mila minori ma anche la loro salute e quella
dei loro genitori. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Libano: ultimatum a profughi Siria, 15mila bimbi a rischio
Allarme delle ong dopo ordine di distruggere una serie di campi