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Dialogo Med,collana libri e premio per ricomporre spaccature

M'Barka Ben Taleb premiata a Napoli in convegno scientifico

Redazione Ansa

(ANSAmed) - NAPOLI, 22 MAG - Una collana di libri scientifici "per approfondire il rapporto tra Paesi Europei e dell'Area Mena, con particolare riguardo all'Italia, in campo economico, politico, giuridico e letterario". Così Giuseppe Giliberti, direttore dela collana Epheso (Euromediterraanean phenomena, historical, economic and social observatoy). La collana ha un comitato scientifico internazionale ma assegna anche un premio annuale per il dialogo euromediterraneo che quest'anno è andato alla cantante e attrice tunisina M'Barka Ben Taleb, premiata da Enrico Granara, ministro plenipotenziario e coordinatore per gli affari multilaterali nell'area Euromediterranea e nel Golfo. La performer lo ha ricevuto al Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli nell'ambito di un convegno per la presentazione di due volumi della collana edita da Cisalpina: "Economia e diritto dei mercato nello spazio europeo, dall'età antica all'età globale", di Antonio Cantaro e "Mediterranean the sea that unites. New prospects for the agri-food system", di Desireé Quagliarotti ed Elena Viganò. La collana indaga come i Paesi delle due sponde siano uniti da un punto di vista economico e culturale "ma abbiano una spaccatura profonda dal punto di vista politico, iniziata nell'antichità e mai più più rimarginata, che risale al tempo dell'Europa di Carlo Magno e del Mediterraneo del Sud di Maometto", spiega Giliberti, che sottolinea come "questa spaccatura radicale va ricomposta nel massimo interesse dell'Italia e dell'Europa. E questo che si propone la Rete italiana per il dialogo mediterraneo".

Oggi le due sponde, spiega Cataldo "sono vicine anche se in modo forse più difficile e drammatico. I mercati hanno una funzione di civilizzazione più controversa e lo evidenziamo partendo dal tempo degli etruschi e dei romani per arrivare al contemporaneo. Prima i mercati erano uno spazio di libertà, sicurezza e lotta ai monopoli più di quanto lo siano oggi". Uno spazio condiviso di mercato ma anche di problemi è quello dell'agrifood, indagato da Quagliarotti: "Un settore - spiega - che nel Mediterraneo deve affrontare la grande sfida di sfamare una popolazione in grande crescita in un'area di scarsità di acqua e terra fertile, sottoposta agli effetti del cambiamento climatico. Il sistema agroalimentare del Med subisce anche la dicotomia tra il cibo come bene economico e il cibo come fenomeno biologico. Le caratteristiche del cibo che il sistema economico tende a valorizzare sono l'idoneità alla produzione di massa, l'uniformità e trasformabilità, note spesso non sono compatibili con il cibo come fenomeno biologico". E su questo fronte, tutti i Paesi dovrebbero unire gli sforzi per valorizzare la dieta mediterranea, come spiega Gianluigi Russo, ricercatore del Cnr di Avellino: "Una dieta -spiega - che riduce le patologie ed è comune ai Paesi del Mediterraneo ma deve essere estesa a tutta popolazione, con interventi politici ed educativi. Bisogna spingere i cittadini verso la dieta Mediterranea ma anche pensare ad interventi per ridurre i costi di certi prodotti, perché il diritto alla salute non può appartenere a pochi e se nel carrello della spesa comprare prodotti della dieta med significa spendere il 30% in più, questo non si realizza". (ANSAmed).

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