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A Tunisi secondo Forum su parità di genere

Tre giorni per discutere di uguaglianza e sviluppo sostenibile

Redazione Ansa

TUNISI - Si è aperto oggi alla Città della Cultura di Tunisi il secondo Forum sulla parità di genere, che fino al 26 aprile si concentrerà sull'uguaglianza di genere ma anche sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare: partecipazione politica, emancipazione economica e azioni legate all'agenda "Donne, pace e sicurezza" e "Sostenibilità della pace". Attenzione speciale verrà posta sulla questione della lotta alla violenza contro le donne attraverso riforme giuridiche, giustizia e prevenzione della violenza estrema.

"L'organizzazione di questo evento in Tunisia è un riconoscimento agli sforzi compiuti dal Paese in materia di uguaglianza di genere e diritti delle donne", ha detto il ministro delle Donne, della Famiglia, dei Bambini e degli Anziani, Neziha Laabidi, aggiungendo che esso è "anche un'opportunità per dare un'immagine positiva di una Tunisia aperta e tollerante, dove uomini e donne lavorano insieme per il bene del loro paese e dove c'è una certa uguaglianza di opportunità tra uomini e donne anche se non è ancora completa".

Il Forum di Tunisi offrirà inoltre l'occasione per sottolineare il legame tra le raccomandazioni della Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (Cedaw) e l'ordine del giorno della risoluzione 1325 dell'Onu. I partecipanti discuteranno la questione dell'uguaglianza di genere come un fattore chiave per l'attuazione locale dell'Agenda 2030 attraverso una crescente partecipazione e rappresentanza delle donne nei comuni e nei governi nazionali e sub-nazionali. Verranno inoltre discussi altri temi, quali l'integrazione dell'aspetto di genere nel processo di pianificazione e di bilancio dello sviluppo nazionale e locale e l'attuazione specifica di interventi che offrano alle donne modi per fungere da catalizzatore dello sviluppo sostenibile. Il Forum è organizzato un anno prima del 25/o anniversario dell'adozione della Dichiarazione di Pechino e del Piano d'azione, e un anno prima del 20/o anniversario della Risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che stabilisce gli standard per le donne in materia di pace e sicurezza.

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