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Libia: Onu, 147 morti, 614 feriti e 18mila sfollati

Allarme di Sarraj, in 800.000 pronti a partire per l'Italia

Redazione Ansa

ROMA - Almeno 147 morti e 614 feriti. E' il nuovo bilancio diffuso oggi dall'Organizzazione mondiale della sanità sulla situazione in Libia a partire dall'inizio dell'offensiva di Khalifa Haftar contro Tripoli lanciata il 4 aprile scorso. Gli scontri hanno prodotto almeno 18mila sfollati, secondo le stime dell'Onu. Il crescente numero di morti ha spinto l'Organizzazione Mondiale della Sanità a schierare team di chirurghi "per sostenere gli ospedali dell'area di Tripoli mentre affrontano il flusso dei casi di emergenza", si legge in un tweet dell'Oms.

Almeno otto ambulanze sono state colpite durante gli scontri nella periferia meridionale della capitale dopo che entrambe le parti hanno ignorato gli appelli internazionali per fermare i combattimenti. L'Oms ha esortato "tutte le parti a esercitare moderazione ed evitare di causare danni collaterali a ospedali, ambulanze e operatori sanitari".

"Fate presto", il peggioramento della situazione in Libia potrebbe spingere "800mila migranti e libici a invadere l'Italia e l'Europa". E in questo enorme numero di migranti ci sono anche criminali e soprattutto jihadisti legati a Isis. Lo sostiene il premier libico Fayez al-Sarraj, in un'intervista all'inviato del Corriere della Sera a Tripoli (ANSAmed).

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