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Marocco, Ong denuncia 340 casi di violazioni diritti migranti

'Violenze e numeri gonfiati, per sembrare sotto pressione'

Marocco, Ong denuncia 340 casi di violazioni diritti migranti

Redazione Ansa

RABAT - Per il 2018 l'Associazione marocchina dei diritti dell'uomo Amdh ha contato 340 violazioni dei diritti ed abusi contro i migranti, da parte delle autorità marocchine, e di queste il 79 per cento registrate nei campi di accoglienza.

Una contabilità raccapricciante quella della Ong che ha tenuto d'occhio una quindicina di tendopoli, nel Marocco del nord, dove trovano rifugio tra i 2000 e i 3000 stranieri in attesa di varcare le frontiere.

"Una campagna di repressione mirata", denuncia Amdh, che porta in galera 9.100 stranieri a Nador e circa 15.000 a Tangeri. "Un deplorevole clima di terrore", secondo la Ong, "con famiglie separate dai loro bambini, mentre 260 domande di regolarizzazione restano inevase". Nador sarebbe una città "vietata ai migranti", che sono tollerati solo se "restano nei campi di accoglienza", ma molti dei centri che dovrebbero essere di presa in carico e assistenza, sono alla fine "centri di raccolta in vista dell'espulsione".

Nel 2018 sono state "oltre 20 le campagne di arresto a Nador, durante le quali sono finiti dietro le sbarre anche 650 minori, poi rilasciati in altre zone del Marocco e abbandonati per strada, senza assistenza, pronti per nuovi tentativi di fuga". Quello che l'associazione sospetta è che il Marocco voglia far credere di essere sotto una forte pressione migratoria, senza esserlo davvero. Le cifre diffuse dal ministero dell'Interno con più di 88.000 tentativi di fuga e oltre 70.000 arresti nel 2018 con un aumento del 37% rispetto all’anno precedente, non terrebbero conto del fatto che un solo migrante può tentare più volte di uscire dal paese.

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