Rubriche

Unicef, oltre 400 bambini migranti su coste europee nel 2019

'Serve approccio regionale per proteggere meglio i bambini'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA - L’agenzia Onu Unicef ha lanciato un appello ai governi europei perché concordino un approccio regionale per proteggere meglio i bambini rifugiati e migranti che continuano ad affrontare gravi pericoli e violazioni dei loro diritti fondamentali durante pericolosi viaggi in mare e all'arrivo in Europa. “Si stima che circa 400 bambini rifugiati e migranti - una media di 29 bambini al giorno - siano arrivati sulle coste di Grecia, Italia e Spagna solo durante le prime due settimane di gennaio. I bambini sopportano viaggi particolarmente pericolosi a causa del gelo e delle acque agitate durante i mesi invernali”, sottolinea l’agenzia in una nota.

"Ogni giorno, i bambini rischiano la vita” Unicef dicorda che dalle notizie dello scorso fine settimana risulta che circa 170 persone siano morte o scomparse in due diversi naufragi nel Mediterraneo. Secondo alcune segnalazioni, a bordo c'erano bambini e una donna incinta. La settimana scorsa, una bambina irachena di nove anni sarebbe annegata nel Mediterraneo mentre cercava di raggiungere l'isola di Samos con la sua famiglia. All'inizio di quest'anno, almeno sei bambini sono stati bloccati nel Mediterraneo a bordo della nave di salvataggio Sea Watch 3 perché non è stato permesso di attraccare. "Ogni giorno, i bambini rischiano la vita viaggiando in acque pericolose in condizioni di gelo, con la speranza di trovare sicurezza e opportunità per costruire un futuro dignitoso. Un approccio a livello regionale aiuterebbe ad evitare che questi bambini - molti dei quali hanno già subito sfruttamento e abusi durante i loro lunghi viaggi - soffrano ulteriormente", ha detto il Direttore regionale dell'Unicef per l'Europa e l'Asia centrale e Coordinatore speciale per la risposta dei migranti in Europa, Afshan Khan. 23.000 bambini rifugiati e migranti arrivati via mare nel 2018 Si stima che 23.000 bambini rifugiati e migranti siano arrivati via mare in Grecia, Italia e Spagna nel 2018, la stragrande maggioranza in fuga da conflitti, povertà estrema e persecuzioni. Per proteggere meglio i bambini rifugiati e migranti vulnerabili, l'Unicef chiede di prevedere un approccio su base regionale che permetta alle navi di soccorso di far sbarcare le persone in modo sicuro e più rapidamente possibile.

Le strutture di accoglienza e di identificazione in linea con i criteri di tutela dei diritti dell’infanzia, devono inoltre garantire l'accesso dei bambini alla protezione, alle cure sanitarie e al sostegno psicosociale e tutti i minorenni devono avere accesso a un procedimento equo e tempestivo, che comprende l'assistenza legale e le procedure d’asilo. E’ inoltre urgente un maggiore impegno per i reinsediamenti che diano la priorità ai minorenni e procedure di ricongiungimento familiare più rapide da parte di tutti gli Stati membri dell'Ue.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it