(ANSAmed) - STRASBURGO, 19 DIC - Uno Stato non deve imporre
ai musulmani che non vogliono di dirimere le loro dispute in
base ai precetti della sharia, la legge islamica.
L'ha stabilito la Corte europea dei diritti umani con una
sentenza definitiva in cui ha condannato la Grecia per aver
imposto l'applicazione della sharia in una disputa ereditaria
contro la volontà del defunto che aveva redatto un testamento in
base al codice civile greco, manifestando quindi la volontà di
non rimettersi a quanto dettato dalla sharia.
A ricorrere alla Corte di Strasburgo è stata una donna che il
marito, appartenente alla comunità musulmana, aveva designato
come unica ereditiera in un testamento redatto davanti a un
notaio secondo quanto previsto dalla legge greca. Tuttavia i
tribunali greci hanno stabilito che essendo l'uomo di origini
musulmane il testamento non poteva valere e la questione doveva
essere regolata da un mufti utilizzando le regole della sharia.
La donna ha cosi perso tre quarti dell'eredità. (ANSAmed).
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Corte Strasburgo condanna Grecia per applicazione Sharia
Mussulmani che non vogliono non devono essere obbligati a usarla