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A Gerusalemme Babbo Natale a dorso di cammello

Isa Kassissieh Santa Claus della Città Santa con tanto di casa

Redazione Ansa

(di Massimo Lomonaco) (ANSAmed) - TEL AVIV, 17 DIC - Poco dietro la sede del Patriarcato latino, all'interno della Città Vecchia, ad un passo dalla Porta di Giaffa, c'è la casa di Babbo Natale a Gerusalemme. Un Santa Claus sui generis visto che Issa Kassissieh - 40 anni, gerosolimitano d'antica stirpe ed ex giocatore di pallacanestro - non arriva con una slitta trascinata dalle renne ma con un cammello a dorso del quale, vestito secondo tradizione, spesso saluta i turisti, e non solo, alla Porta di Giaffa.

E sono in molti a guardarlo incantanti. Attenzione però, Kassissieh è un Babbo Natale doc e non improvvisato: ha tanto di diploma preso - come ha raccontato a Ynet - alla 'Santa Claus School' nel Michigan, negli Usa, fondata nel 1937 e a quanto pare la più antica del mondo.

"Ho cominciato circa 10 anni fa - ha spiegato - ma due anni fa ho deciso di fare sul serio". Insieme a lui altri 300 aspiranti che hanno appreso l'importanza (e il modo giusto) di essere l'uomo vestito di rosso, barba bianca e berretto in testa e di saper esaudire i desideri dei bambini. Perché - ha aggiunto Kassissieh - nulla si improvvisa, neppure Babbo Natale.

Tutto per lui è cominciato appunto una decina di anni addietro, quando il Comune di Gerusalemme scelse di collocare un albero di Natale davanti la Porta di Giaffa all'ingresso della Città Vecchia. "Decisi allora - ha spiegato - di indossare una veste rossa che avevo giusto per lo spirito della festa. E la gente si emozionò per questo. L'anno dopo sono arrivato a dorso di cammello ed ho girato attorno alle mura antiche. Questo ha fatto felice le persone".

Ed è stata una gara a farsi fotografare con un Babbo Natale senza slitta ma in cima ad un cammello (un dromedario per l'esattezza). Da allora non si è più fermato e dall'anno scorso ha trasformato la sua storica casa in Città Vecchia - che appartiene alla famiglia da 700 anni - nella dimora di Babbo Natale, tutta dedicata alla festività e con tanto di casella postale.

All'interno il mondo magico di Babbo Natale, dolciumi, festoni, laboratorio di giocattoli e anche una macchina da neve per non far mancare i fiocchi tradizionali il 25 dicembre.

"In preparazione della festa - ha detto - ho sistemato la casa per i visitatori e comprato cioccolata e dolciumi tradizionali". Kassissieh ha detto di non fare distinzioni, tutti sono benvenuti: cristiani, ebrei e musulmani.

"Babbo Natale - ha sottolineato ancora con Ynet - porta gioia, amore, pace e sicurezza ad ogni bambino". Del resto, come ha ammesso, Kassissieh in fin dei conti ha realizzato "il suo sogno di bambino" quando Santa Claus lo vedeva solo in tv.

"Mi piaceva pensare che un giorno un vecchio uomo con la barba avrebbe passeggiato attorno alla mia città diffondendo magia. Ecco - ha concluso - ora quel vecchio uomo sono io".

(ANSAmed).

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