(ANSAmed) - PARIGI, 13 DIC - Cherif Chekatt, il presunto
attentatore di Strasburgo, avrebbe detto di aver "ucciso per
vendicare i fratelli morti" in Siria: è quanto scrive il
quotidiano Le Parisien, citando una testimonianza del conducente
del taxi su cui il terrorista è fuggito dopo la mattanza in
centro.
Sempre secondo il giornale, Chekatt ha lasciato libero il
tassista solo dopo che questi si è professato "musulmano
praticante" e rispettoso della "preghiera". Sempre secondo Le
Parisien, durante la perquisizione in casa sua, i gendarmi hanno
trovato dei lacci in plastica (gli inquirenti hanno ipotizzato
che potessero servire per rapine in casa), oltre che un'arma di
calibro 22, munizioni, coltelli e la granata già citata nei
giorni scorsi.
Sul posto, nessuna traccia di affiliazione ad una
organizzazione estremistica, come la bandiera nera dell'Isis.
Sono stati sequestrati alcuni scritti in arabo, attualmente
in corso di analisi, precisa Le Parisien, aggiungendo che il
'modus operandi' del killer non lascia dubbi sulla natura
terrorista del suo gesto.
Gli esami medici e la videosorveglianza mostrano che ha
colpito volontariamente le sue vittime alla testa o alla nuca
con un revolver di calibro 8 di vecchia fattura. Mentre
sarebbero almeno quattro le persone pugnalate.(ANSAmed).
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Strasburgo: killer, 'vendetta per fratelli' Siria
Le Parisien, 'lo ha detto al tassista, salvo perché musulmano'