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Damasco accusa, 'attacco chimico dei ribelli ad Aleppo'

Oltre 100 feriti, raid russi contro insorti. La tregua in bilico

Redazione Ansa

ROMA - Oltre 100 persone sono rimaste ferite e intossicate ad Aleppo, in Siria, in un attacco con razzi carichi di gas tossico - probabilmente cloro - che, secondo Damasco, è stato condotto dai ribelli. Gli insorti però respingono le accuse e puntano il dito contro il governo siriano, sostenendo che è un tentativo di minare il cessate il fuoco. La tregua, che più o meno reggeva dal 17 settembre scorso, di fatto è stata violata dopo che caccia russi hanno bombardato le zone controllate dai ribelli a sud e a est di Aleppo. Il portavoce dell'esercito russo, il generale Igor Konashenkov, ha detto ai giornalisti a Mosca che gli aerei hanno distrutto le postazioni dei militanti nel nordest della Siria: "I caccia hanno colpito le posizioni di artiglieria dei terroristi nella zona, da dove sono stati condotti i bombardamenti sui civili di Aleppo con armi chimiche", ha affermato Konashenkov. Il portavoce ha inoltre aggiunto che specialisti russi sono già stati inviati ad Aleppo. "Secondo i dati preliminari, in particolare dai sintomi mostrati dalle vittime, i razzi che hanno bombardato le aree residenziali di Aleppo sono stati riempiti con il cloro", ha denunciato Konashenkov. E ancora: "Questo atto terroristico è il risultato dell'azione di alcuni Stati che sponsorizzano il terrorismo e che hanno facilitato agli insorti l'accesso alle sostanza chimiche con l'obiettivo di usarle contro il popolo siriano per poi accusare il governo". Mentre l'agenzia siriana Sana ha affermato che il presunto attacco è stato condotto da "gruppi di terroristi posizionati ad Aleppo" che hanno sparato razzi contenenti gas tossico in tre quartieri nella città più grande della Siria.
Il direttore sanitario Zaher Hajo ha riferito che i feriti sono stati trasferiti nei due principali ospedali di Aleppo: 15 delle 105 persone ricoverate sono state già dimesse. Secondo quanto riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, sono invece 94 le persone curate e dimesse, mentre 31 rimangono ancora in ospedale.
L'ondata di bombardamenti e attacchi aerei nel nord della Siria rappresenta la più grave violazione della tregua raggiunta da Russia e Turchia durante un summit a settembre nella città di Sochi e che ha portato ad una relativa calma nel nord del Paese negli ultimi due mesi. I ministri della Difesa russo e siriano, rispettivamente Sergei Shoigu e Hulusi Akar, hanno avuto un colloquio telefonico per discutere degli ultimi sviluppi. Mentre il presidente francese, Emmanuel Macron, ha fatto sapere che affronterà questa nuova evoluzione in Siria nei prossimi giorni con i partner internazionali.

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