(ANSAmed) - BEIRUT, 9 NOV - La popolazione della città
portuale yemenita di Hudayda, controllata dagli insorti Huthi e
da giorni sotto un pesante attacco da parte delle forze
lealiste, si è ridotta sensibilmente, passando da 600mila
persone a circa 150mila. Lo afferma oggi l'agenzia Onu per i
rifugiati (Unhcr), affermando che questa drastica riduzione
rende l'idea delle drammatiche situazioni in cui si trova
Hudayda in questi giorni.
Da cinque giorni, le forze lealiste yemenite sostenute da
Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, tentano di sfondare le
linee degli insorti e di penetrare in città, strategico porto
del Mar Rosso dove passa l'80% degli aiuti umanitari al
martoriato Yemen. L'Unhcr afferma che i circa 150mila abitanti
di Hudadya sono ora intrappolati visto che le principali vie di
fuga dalla città sono impraticabili a causa dei combattimenti in
corso.
Dal canto loro, le forze lealiste affermano oggi di essere
avanzate da nord e da est, mentre gli Huthi, considerati vicini
all'Iran, ribadiscono di essere pienamente in controllo della
città. Sul piano diplomatico, il mediatore Onu Martin Griffiths
ha confermato oggi di essere al lavoro per organizzare entro i
primi di dicembre un primo round di colloqui di "pace" tra le
parti, come di recente auspicato dagli Stati Uniti, alleati
dell'Arabia Saudita e ostili all'Iran. (ANSAmed).
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Yemen: Onu, popolazione Hudayda ridotta a 150 mila persone
Civili rimasti sono in trappola in mezzo agli scontri