(ANSAmed) - ROMA, 8 NOV - La situazione in cui vivono in
Grecia, e in particolare nei campi profughi delle isole di Samos
e Lesbo, 11 mila richiedenti asilo è degradante. Lo sottolinea
l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) che parla
di famiglie prive di elettricità, di acqua corrente e di servizi
igienici, che vivono tra i serpenti presenti nella zona, e
sciami di ratti che pullulano tra i rifiuti non raccolti.
I centri di accoglienza e identificazione delle due isole
sono sovraffollati: in quello di Samos, a Vathy, sono accolte
circa 4 mila persone, sei volte il numero dei posti
regolamentari nel campo. A Lesbo nel centro di accoglienza
vivono 6.500 persone, tre volte più della capacità delle
strutture. ''Con l'avvicinarsi dell'inverno - sottolinea l'Unhcr
- si impongono urgenti misure per migliorare la situazione''.
''Molti servizi igienici e docce sono rotti e ciò fa sì che le
acque reflue scorrano vicino a tende abitate, mentre altre
persone usano cespugli vicini come gabinetto'' aggiunge
l'Agenzia Onu. L'Unhcr sottolinea che i richiedenti asilo
arrivati in Grecia in buona salute, dopo breve tempo nel centro
di Lesbo, si ammalano. A Vathy un solo medico di guardia
fornisce medicine all'intera popolazione e spesso può far fronte
ai soli casi urgenti. Tra i più a rischio ci sono 200 bambini e
60 donne incinte, oltre a disabili e sopravvissuti a violenze
sessuali. Per questo l'Unhcr ha chiesto con forza alla Grecia di
migliorare i campi e di accelerare il trasferimento dei
rifugiati verso il Continente. Ma l'appello dell'Unhcr è rivolto
anche alla Commissione europea e agli Stati membri perché
aiutino la Grecia a riposizionare i richiedenti asilo.
(ANSAmed).
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Migranti: Onu, in Grecia nel degrado tra ratti e serpenti
A Samos e Lesbo senza acqua e servizi igienici