(ANSAmed) - NAPOLI, 26 SET - La cultura e le architetture, le
musiche e il caffè, il golfo e il bosforo, i canti processionali
lungo le basiliche e le preghiere dei muezzin nei minareti. Sono
tanti i tratti in comune tra Napoli e Istanbul, che ora viene
celebrato anche da un calendario dell'associazione Di Meo Vini
ad Arte, presieduta da Generoso Di Meo, per sottolineare il
gemellaggio tra Napoli e la città cerniera tra Europa e Asia.
Nel vorticoso viaggio visivo sulla rotta che conduce dai
palazzi dei decumani cristiani ai quartieri antichi dell'islam
interviene il fotografo Massimo Listri che ritrae in dodici
inquadrature ad hoc scene, storie, emozioni e personaggi che
riassumono la convivenza, la rivalità, il dinamismo delle due
capitali. Dal Topkapi Palace al dipinto dell'Ambasciata turca a
Napoli (opera di Giuseppe Bonito custodito nel Palazzo Reale di
piazza Plebiscito); dalla Moschea Kilic Ali Pasa al Ballo
dell'ape nell'harem conservato nel Museo di Capodimonte. Fino al
Palazzo di Venezia (sede dell'ex ambasciata italiana a
Istanbul), agli hamam alla Cisterna Basilica di Sultanahmet.
Ciascuna fotografia gode di un testo narrativo ed emotivo, a
firma, tra gli altri, di Ilber Ortayli, Rosita D'Amora, Dinko
Fabris, Nedim Gursel. Un'intesa cosmopolita che nei secoli è
stata crudele, per via del business degli schiavi nel Seicento
documentato nei carteggi protetti nell'Archivio storico del
Banco di Napoli, e però anche comica: prima con la farsa Nu
turco napulitano di Eduardo Scarpetta (1888) poi con
l'adattamento cinematografico 'Un turco napoletano' (1953), di
cui fu protagonista Totò.
Il calendario verrà presentato il 17 novembre al Ciragan
Palace di Istanbul, la sontuosa residenza voluta dal sultano
Abdulaziz.(ANSAmed).
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Napoli e Istanbul unite nelle immagini di un calendario
Moschee e chiese, opere d'arte raccontano legame tra le 2 città