(ANSAmed) - BELGRADO, 26 SET - Ha preso il via a Belgrado la
IX edizione dell'Italian Film Fashion Festival, presentato in
Serbia dall'Associazione Culturale Excellence e realizzato in
collaborazione con la Cineteca Jugoslava. Il Festival, che fa
tappa per la terza volta a Belgrado, intende promuovere il nuovo
cinema italiano e in particolare i giovani talenti. Grazie alla
collaborazione con Istituto Luce/Cinecittà di Roma, il Festival
pone l'attenzione sui debutti cinematografici della nuova
generazione di registi italiani.
Sei i film in programma, tutti in versione originale con
sottotitoli in serbo fino al 27 settembre alla Cineteca
Jugoslava della capitale serba: Libera (2018), regia di Luciano
Silighini; La libertà non deve morire in mare (2017), regia di
Alfredo Lo Piero; Orecchie (2016), regia di Alessandro Aronadio;
Daitona (2017), regia di Lorenzo Giovenga; Ci vuole un fisico
(2018), regia di Alessandro Tamburini; Sconnessi (2018), regia
di Christian Marazziti.
All'interno del Festival sono previsti anche incontri tra i
professionisti incentrati sull'analisi della situazione in
Europa di un settore in rapida trasformazione, sul ruolo delle
istituzioni pubbliche, sul confronto tra il cinema indipendente
in Italia, Serbia e l'area balcanica, sul ruolo delle
associazioni, sulle dinamiche impresse dalle nuove piattaforme
alla distribuzione di film, sulla necessità di un percorso di
accompagnamento delle produzioni indipendenti verso
l'internazionalizzazione, nonché sulla possibilità di nuove
coproduzioni italo-serbe.
Alla presentazione del Festival alla stampa, all'Ambasciata
d'Italia, sono intervenuti, insieme all'ambasciatore Carlo Lo
Cascio, il direttore artistico del festival Gabriella Catrlucci,
il regista Luciano Silighini e il direttore del Museo della
Cineteca Jugoslava Marjan Vujovic. "Sostenere il cinema di
qualita' e' un modo anche per rafforzare i rapporti culturali
tra Italia e Serbia", ha detto l'ambasciatore Lo Cascio.
Gabriella Carlucci ha sottolineato come dopo tre anni si
comincia a intravedere l'obiettivo di tale iniziativa, "portare
i nuovi registi italiani in Serbia e promuovere le coproduzioni
tra i nostri due Paesi". Nella conferenza stampa sono state
annunciate iniziative di collaborazione della Serbia con il
Centro sperimentale di cinematografia, nonché alcune
coproduzioni cinematografiche. Una di queste è stata presentata
dal regista serbo Goran Paskaljevic, che nelle prossime
settimane comincera' le riprese a Viterbo di un nuovo film dal
titolo 'Mi chiamo Mohammed', una coproduzione
Italia/Francia/Serbia/Macedonia, interptretato da Maya Sansa,
Donatella Finocchiaro, Adriano Giannini. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Cinema: a Belgrado Festival nuovi registi italiani
In programma sei film. Collaborazione e coproduzioni italo-serbe