(ANSAmed) - IL CAIRO, 21 SET - La restituzione di teschi di
ribelli libici decapitati durante l'occupazione coloniale
italiana della Libia, e che a suo dire sarebbero ancora
conservati "a Roma", è stata reclamata dal portavoce del
generale Khalifa Haftar assieme a nuove scuse dell'Italia per i
crimini perpetrati in Libia nell'era fascista. Le richieste
sono state formulate dal portavoce Ahmed Al-Mismari in
dichiarazioni rilanciate ieri su Youtube da una tv
libica.
"Noi ricordiamo i nostri martiri eroi, come Omar al-Mukhtar e
i suoi compagni eroi, le cui teste sono state tagliate e
trasferite a Roma", ha detto Al-Mismari nel video pubblicato
dall'emittente Libya Alhadath Tv. L'anziano leader ribelle Omar
Al-Mukhtar fu catturato dai fascisti e impiccato nel 1931.
"Ora abbiamo le tombe con corpi di mujaheddin eroi senza
testa. Le teste sono a Roma. Ora reclamiamo queste teste e
chiediamo all'Italia di continuare a presentare scuse", ha
aggiunto il generale di brigata.
"Continuare a presentare scuse é il miglior modo per
relazioni forti e solide basate sul rispetto reciproco", ha
detto Mismari. "Quella era un'età fascista. Non vogliamo che si
tramandi di generazione in generazione. Non vogliamo neanche che
passi alla storia moderna dell'Italia e speriamo che questa sia
basata sul rispetto reciproco, gli interessi comuni e il buon
vicinato", ha aggiunto il portavoce del Comando generale
dell'Esercito nazionale libico (Lna).
"A ogni occasione del jihad (la Guerra Santa) libico inviamo
questo messaggio allo Stato coloniale che ha oppresso questo
popolo, lo ha incarcerato in centri di detenzione e ha mandato
in esilio centinaia di migliaia di libici", ha ricordato il
portavoce. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Haftar, 'Roma restituisca teschi ribelli Libia era fascista'
Portavoce: 'Decapitati durante occupazione',come Omar al-Mukhtar