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Siria: Onu, 60 bambini uccisi o mutilati da inizio anno

La situazione umanitaria nel Paese è gravissima

Redazione Ansa

ROMA - Dall'inizio dell'anno ad oggi in Siria sono state oltre 1200 le violenze accertate su minori e oltre 60o i bambini uccisi o mutilati. Lo ha rilevato Virginia Gamba, Rappresentante speciale del Segretariato Generale per i minori e i conflitti armati, che davanti al Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha descritto una situazione umanitaria gravissima nel Paese e che peggiora di anno in anno, con un aumento costante delle violenze commesse sui bambini. Dall'inizio del conflitto, ha sottolineato la rappresentante Onu, sono più di 7 mila i bambini uccisi o mutilati, ma questa è solo la punta dell'iceberg perché il sommerso ammonterebbe a oltre 20 mila vittime tra i minori. ''In Siria - ha aggiunto Gamba - i bambini, nati e cresciuti durante la guerra, non conoscono il significato della parola pace''. Secondo i dati Onu 2,1 milioni di minori in Siria non sono mai andati a scuola, anche perché gli attacchi contro gli edifici scolastici, così come contro gli ambulatori e i centri medici, sono diventati una peculiarità della guerra nel Paese.
Dal primo gennaio 2018 sono state 60 le scuole che hanno subito attacchi armati tanto che una scuola su tre è fuori uso per gravi danni o perché è utilizzata come rifugio o centro militare. ''La comunità internazionale deve aiutare questi bambini - ha dichiarato Gamba - privati degli anni più importanti del loro sviluppo''. ''Questi minori - ha insistito la rappresentante Onu - devono essere considerati vittime di violazioni del diritto internazionale, bambini che hanno subito sofferenze inimmaginabili''. ''I bimbi siriani sono il futuro del Paese - è stato ancora sottolineato - per questo il rispetto dei loro diritti e la loro protezione devono essere al centro di tutti i nostri sforzi''.

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