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Spagna: attivisti marocchini da 1 anno in attesa di asilo

Commissione per rifugiati critica i ritardi e criteri arbitrari

Redazione Ansa

(ANSAmed) - MADRID, 20 LUG - Una decina di attivisti che parteciparono fra il 2016 e il 2017 alle rivolte per le riforme sociali ed economiche nella regione del Rif, al nord del Marocco, sono da un anno rinchiusi nel Centro di soggiorno temporaneo di immigrati di Melilla, in attesa di ottenere asilo politico in Spagna.

Gli attivisti, fra i quali un giornalista della pagina web marocchina Rif24, assicurano di aver raggiunto clandestinamente l'enclave spagnola perché in fuga dalla repressione e dagli arresti in Marocco e temono di essere rimpatriati nel Paese d'origine, informano fonti della Commissione Spagnola di Aiuto al Rifugiato (Cear).

La Ong ha denunciato che nel 2017 la Spagna "ha continuato a limitare in maniera arbitraria il diritto alla libera circolazione delle persone di origini marocchine ed algerine che hanno sollecitato protezione internazionale". Cear rileva i ritardi nel completamento dell'iter per i richiedenti asilo, "che in genere dura fra uno e due anni", prima che gli interessati possano essere trasferiti nella penisola iberica.

Al contempo la Ong critica "i criteri arbitrati e discriminatori" nei trasferimenti. Anche il Difensore del popolo spagnolo ha raccomandato che tali criteri siano rivisti, per includere e dare priorità alle persone che sollecitano protezione internazionale. (ANSAmed).

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