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Migranti: Open Arms chiede intervento procura di Maiorca

Secondo governo Baleari, Josefa denuncerà governi Libia e Italia

Redazione Ansa

MADRID - Il responsabile dell'Ong Proactiva Open Arms, Oscar Campos, ha sollecitato l'intervento della Procura delle Baleari, per lo sbarco dei cadaveri della donna e del bambino, soccorsi sulla nave della Ong con la migrante sopravvissuta, Josefa, all'arrivo al porto di Maiorca, previsto per domani.

E' quanto ha assicurato l'assessore ai Servizi Sociali e alla Cooperazione del governo delle Baleari, Fina Santiago, citata dai media iberici. La quarantenne originaria del Camerun, salvata dopo essere rimasta aggrappata per 48 ore fra i resti del gommone al largo della Libia, e recuperata dai volontari di Open Armas assieme ai cadaveri di una donna e di un bambino, intende denunciare all'autorità giudiziaria l'abbordaggio dell'imbarcazione da parte di una nave militare della Libia. E responsabilizzare della tragedia i governi di Libia e Italia dei mancati soccorsi in acque internazionali, secondo quanto ha anticipato l'assessore Santiago.

Se lo farà al momento dello sbarco, previsto per domani a Palma di Maiorca, dipenderà dallo stato di salute della donna, che ai medici di Open Armas ha raccontato il suo calvario, in fuga dal Camerun e dai maltrattamenti subiti dal marito. I corpi della donna e del bambino, fra i 3 e i 5 anni, saranno "trattati con dignità", stando a quanto ha assicurato l'assessore delle Baleari. Dopo lo sbarco, coordinato dalla locale prefettura, "saranno trasferiti all'obitorio e si tenterà di identificarli per dargli sepoltura secondo la propria religione, e nel caso qualcuno dei loro familiari li reclami in futuro", ha spiegato Fina Santiago. Allo stesso tempo, i servizi sanitari valuteranno le condizioni fisiche di Josefa, se dovrà essere ricoverata in ospedale oppure trasferita in un casa-alloggio a Palma, con un permesso temporaneo di 45 giorni per avviare il protocollo di rifugiato.

L'assessore ha confermato i contatti telefonici mantenuti da mercoledì scorso da Oscar Camps con le autorità delle Baleari e il governo spagnolo, per ottenere l'autorizzazione a sbarcare sull'isola di Maiorca, dopo il rifiuto della Ong di approdare a Catania, dove era stato concesso di sbarcare la sopravvissuta ma non i due cadaveri recuperati in mare.

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