(ANSAmed) - ZAGABRIA, 19 LUG - La Croce Rossa e la Mezzaluna
Rossa Internazionale hanno espresso oggi preoccupazione per le
informazioni secondo cui la polizia croata farebbe uso di
violenze fisiche contro i migranti che negli ultimi mesi sempre
più spesso tentano di entrare nel Paese dalla vicina Bosnia.
Le organizzazioni sostengono che decine di persone che
tentano di attraversare il confine croato-bosniaco vengono
quotidianamente sottoposte a cure mediche per ferite di varia
natura. Secondo la portavoce della Federazione internazionale
della Croce Rossa (Ifrc) Nicole Robicheau alcuni hanno
raccontato di "avere subito violenze a opera della polizia di
confine croata", anche se non è stato possibile verificare
indipendentemente queste affermazioni.
Simon Missiri, direttore regionale della Ifrc per l'Europa,
con sede a Ginevra, ha ricordato che i governi devono "garantire
dignità e rispetto" a tutte le persone. "Il desiderio di
assicurare il controllo di un confine non può giustificare la
violenza", ha aggiunto.
Il rapporto della Croce Rossa sostiene che quest'anno in
Bosnia sono arrivati 8.000 migranti, un numero otto volte
superiore agli arrivi registrati l'anno scorso. Di questi circa
3.000 sono giunti solo nelle ultime quattro settimane, molti da
Afghanistan, Pakistan, Iran o Siria.
La polizia croata è stata già in passato criticata da
organizzazioni umanitarie nazionali e internazionali per
violenze contro i migranti. Il ministero degli Interni di
Zagabria ha sempre sementito queste accuse. (ANSAmed).
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Migranti: Croce Rossa accusa Croazia, 'violenze su profughi'
Denunciati maltrattamenti polizia croata a confine con Bosnia