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Il fenomeno della tratta dei minori, conferenza a Tunisi

Occasione per fare punto situazione nei paesi Mena

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 10 LUG - Sono circa i 300 casi di tratta di minori registrati in Tunisia fino al 2017. Lo ha detto il ministro tunisino della Donna, della Famiglia, dei Bambini e degli Anziani, Neziha Laabidi, precisando che la categoria di minori più colpita risulta essere quella delle lavoratrici domestiche, nella maggior parte dei casi figlie di famiglie povere, principalmente del nord-ovest, impiegate da benestanti della capitale e delle regioni costiere e vittime di vari tipi di violenza e di privazione della libertà. L'occasione di fare il punto sulla situazione è stata una conferenza regionale sullo scambio di esperienze per contrastare il fenomeno della tratta di minori nei Paesi della regione Mena, organizzato dalla Commissione per la lotta contro la tratta degli esseri umani (Inltp), l'Osservatorio dei Diritti dell'Infanzia con il sostegno dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).

"Lo Stato tunisino è deciso a combattere contro tutte le forme di tratta di minori garantendo i diritti dei bambini e mettendo a punto una strategia di informazione e comunicazione in collaborazione con le organizzazioni internazionali al fine di sensibilizzare genitori e bambini e aiutarli a difendersi", ha detto ancora il ministro annunciando la tenuta di altre conferenze internazionali per lo scambio di esperienze.

Hajer Cherif, direttore generale dell'Osservatorio di informazione, formazione, documentazione e studi per la protezione dei diritti dell'infanzia, ha dichiarato che il 9,7% dei bambini di età compresa tra 5 e 17 anni in Tunisia è vittima di sfruttamento economico. A tal proposito, Cherif ha precisato che sono stati segnalati circa 700 casi di sfruttamento sessuale di bambini nel Paese, soprattutto di ragazze provenienti da zone rurali del nord-ovest. La conferenza di Tunisi è stata un'opportunità per i paesi della regione Mena, in particolare Egitto, Giordania, Libano, Marocco e Tunisia, per condividere esperienze su leggi e meccanismi da mettere in atto per contrastare il fenomeno della tratta di esseri umani, in generale, e la tratta di minori, in particolare. Il direttore generale dell'Osservatorio tunisino di informazione, formazione, documentazione e studi per la protezione dei diritti dell'Infanzia ha evidenziato l'importanza di questi incontri volti a rafforzare il coordinamento tra i diversi soggetti interessati e sottolineato la necessità di incrementare gli studi sul fenomeno. (ANSAmed) Leggi l'articolo completo su ANSA.it