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Libia: milizia anti-Haftar conquista terminal petrolio

I siti di Sidra e Ras Lanuf in mano a gruppo Jadhran

Redazione Ansa

(ANSAmed) - IL CAIRO, 15 GIU - La milizia guidata da Ibrahim Jadhran ha preso il controllo dei due maggiori terminal petroliferi libici, Sidra e Ras Lanuf, strappandoli al generale Khalifa Haftar. E' quanto emerge da un comunicato della compagnia petrolifera nazionale libica (Noc) e da informazioni rilanciate da un media online all'indomani dell'attacco ai due terminal. La Noc, in un comunicato che annuncia il blocco dei carichi di greggio scattato da ieri a Ras Lanuf ed es-Sider (Sidra) per cause di "forza maggiore", ha confermato che "una milizia armata", "guidata da Ibrahim Jadhran", ha "attaccato entrambi i terminal provocandone la chiusura" e l'evacuazione di tutti i dipendenti della compagnia petrolifera "come misura precauzionale".

L'attacco era stato sferrato ieri mattina, ricorda il sito Libya Herald segnalando che Jadhran, ex comandante della Regione centrale delle Guardie degli impianti petroliferi (Pfg), ha "preso il controllo dei terminal petroliferi di Sidra e Ras Lanuf".

Jadhran in passato aveva controllato gli impianti e aveva imposto un embargo alle esportazioni prima di essere scacciato dall'area dall'Esercito nazionale libico (Lna) di Haftar nel settembre 2016, ricorda l'Herald. In seguito erano falliti vari tentativi di milizie avverse alla Lna di conquistare i terminal.

La Noc comunque annuncia che "lavorerà con partner locali e governativi per riportare l'ordine e la piena capacità produttiva appena possibile". Ieri la Compagnia aveva indicato che la perdita sarà di 240 mila barili al giorno.

L'attacco di Jadhran é stato condannato dal premier libico Fayez Al Sarraj e dalla missione dell'Onu in Libia.

L'ambasciatore d'Italia a Tripoli, Giuseppe Perrone, con un messaggio inglese sul proprio account Twitter, ha definito l'episodio un "passo negativo che aggrava il conflitto e mette in pericolo risorse preziose appartenenti al popolo libico".

La "spirale" di "violenza nell'est della Libia non fa altro che aggravare una crisi che invece richiede dialogo e riconciliazione", ha avvertito inoltre il diplomatico.

(ANSAmed).

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