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Primo Festival Teatro Erasmus, con focus su migrazioni

Studenti di 25 Paesi alla kermesse, fino a venerdì 25 a Valencia

Redazione Ansa

(ANSAmed) - MADRID, 22 MAG - E' il primo festival teatrale di studenti Erasmus in Europa e propone una grande varietà di spettacoli, con particolare enfasi sulla realtà migratoria nel continente. E' 'l'Erasmus Scene European Festival', che fino al 25 maggio riunisce a Valencia la rete Escena Erasmus, con la partecipazione di studenti di oltre 25 Paesi europei, nell'ambito del progetto culturale Erasmus+Scene Network (E+SCN), iniziativa pioniera per l'integrazione di cittadini rifugiati, migranti e studenti Erasmus, mediante l'apprendimento di lingue con le arti sceniche come veicolo di coesione. In programma, uno spettacolo teatrale al giorno al Centre Cultural la Nau dell'Università di Valencia, nella programmazione di nuove produzioni, fra cui spicca una trilogia che propone una riflessione sulla crisi migratoria vissuta in Europa negli ultimi anni, con la partecipazione di quattro rifugiati provenienti da Siria, Gambia, Camerun e Colombia. La kermesse è il frutto del progetto Escena Erasmus, avviato dieci anni fa dall'Università di Valencia e da allora allargato ad altre città europee, che ha dato vita alla rete Erasmus+Scene Network, finanziata dal programma europeo Erasmus+, della quale fanno parte quattro soci di tre Paesi: la Fundació General e Crit Companya de Teatre (Spagna), la Phillips-Universitat Marburg (Germania) e l'Università degli Studi di Padova (Italia).

Come ha spiegato il vicerettore dell'Università di Valencia, Antonio Ariño, durante la presentazione, si tratta di un progetto culturale europeo basato sul teatro e l'istruzione, diretto agli studenti Erasmus, agli universitari valenciani e ai rifugiati nella Comunità valenciana, che ha ottenuto il Marchio Europeo di Patrimonio Culturale. "Costruiamo cittadinanza europea mediante il teatro, perché è questo l'obiettivo che riunisce qui a Valencia studenti di oltre 25 paesi: che creino legami per tutta la vita", ha spiegato il vicerettore, citato dai media iberici. "Intendiamo il teatro come elemento di unione d'Europa, perché le arti sceniche permettono l'inclusione, in quanto contribuiscono a rappresentare un'immagine collettiva, in senso trans-nazionalista, di cittadinanza cosmopolita", ha aggiunto.

L'obiettivo è stabilire un punto di incontro per lavorare assieme alla creazione di spettacoli teatrali. Un processo che comporta l'acquisizione di competenze linguistiche, comunicative, artistiche ed espressive, per migliorare l'integrazione e anche le opportunità di impiego dei partecipanti, per l'integrazione fra studenti Erasmus, immigrati e cittadini rifugiati. (ANSAmed).

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