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Siria: media, ripresa Damasco dopo sette anni

Assad riconquista la capitale e tutti i sobborghi

Redazione Ansa

BEIRUT - Dopo circa sette anni di insurrezione anti-regime, le autorità siriane riprendono il controllo dell'ultima sacca di resistenza vicino a Damasco e dichiarano "zona sicura" l'intera area della capitale. Parallelamente, nell'est del Paese, in un'area controllata da forze curdo-siriane sostenute dalla Coalizione anti-Isis a guida Usa, la "guerra al terrorismo" prosegue. E i miliziani curdi continuano ad avanzare nella parte orientale dell'Eufrate vicino al confine con l'Iraq, dove le truppe di Baghdad - vicine all'Iran - si coordinano con quelle curde vicine agli Stati Uniti. La sconfitta dell'insurrezione nella zona di Damasco è descritto da più parti come un evento dalla portata politica e simbolica molto importante, in un contesto in cui il governo siriano col sostegno determinante di Russia e Iran, si è già assicurato la vittoria militare in quasi tutta la Siria occidentale. In un comunicato letto in tv da un rappresentante dello Stato maggiore delle forze armate siriane, il governo ha annunciato oggi la "liberazione" di Hajar al Aswad e di Yarmuk, gli ultimi due territori della periferia sud di Damasco dove erano asserragliati miliziani affiliati allo 'Stato islamico'. Questi si sono arresi tra ieri e oggi. E a centinaia sono stati trasferiti, in accordo con le autorità governative nella Siria centrale, in zone dove lo 'Stato islamico' è sì stato sconfitto militarmente, ma rimane comunque forte a livello locale sul piano politico e culturale. 

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