(ANSAmed) - MADRID, 24 APR - Gli arrivi di migranti via mare
all'enclave spagnola in Marocco di Ceuta sono quadruplicati nei
primi quattro mesi dell'anno, per la stretta dei controlli lungo
la frontiera terrestre da parte del paese magrebino.
E' quanto confermano fonti della prefettura locale, citate
dai media iberici, secondo cui da gennaio ad aprile sono giunti
233 migranti su 5 imbarcazioni, ai fronte dei 51 registrati
nello stesso periodo del 2017. Dei 'sin papeles', gli stranieri
irregolari sbarcati a Ceuta, 100 erano di origini marocchine e
133 provenienti da Paesi dell'Africa sub-sahariana, soprattutto
dalla Guinea Conakry, stando ai dati ufficiali. Fra i migranti
di origini marocchine sbarcati, solo due donne e due minori;
mentre fra quelli subsahariani sono stati identificati sette
donne e tre minori di età, fra i quali un neonato di sei mesi.
I violenti temporali e le difficili condizioni del mare,
registrati da inizio d'anno sul versante di levante e ponente
nello Stretto di Gibilterra, non hanno scoraggiato i viaggi
della speranza a bordo di imbarcazioni di fortuna. L'aumento
della pressione migratoria via mare su Ceuta è associato
direttamente al rafforzamento dei controlli lungo gli 8,2 km del
perimetro frontaliero da parte del Marocco. Per cui, le autorità
locali stimano che con l'arrivo del bel tempo e della stagione
estiva si incrementeranno ancora di più i flussi irregolari di
migranti verso l'enclave spagnola in nord Africa.
Lo sbarco più drammatico è avvenuto lo scorso 11 aprile,
quando agenti della guardia civil si sono lanciati in mare per
salvare la vita a otto migranti finiti in acqua dopo il
naufragio dell'imbarcazione sulla quale viaggiavano.
Molti tentano la breve ma rischiosa traversata via mare per
raggirare i controlli di polizia alla frontiera del Tarajal, a
Ceuta, dove soprattutto i minori provenienti dalla regione di
Tetouan tentano di passare in territorio spagnolo nascosti su
camion o nei doppi fondi di veicoli. (ANSAmed).
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Ceuta, sbarchi via mare quadruplicati in 4 mesi
Da gennaio, per la stretta dei controlli a frontiera terrestre