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Giordania: Msf, sanità troppo cara per rifugiati siriani

Costi assistenza aumentati 2-5 volte

Redazione Ansa

(ANSAmed) - AMMAN, 23 APR - L'organizzazione Medici senza Frontiere (Msf) ha fatto appello alla comunità internazionale perché aumenti gli aiuti destinati all'assistenza ai rifugiati siriani in altri Paesi del Medio Oriente, avvertendo in particolare che i costi per le cure sanitarie in Giordania stanno diventando inaccessibili per molti profughi.

Nell'ambito delle misure di austerity per risanare il bilancio dello Stato, Amman ha deciso lo scorso febbraio di cancellare i sussidi sull'assistenza sanitaria per i rifugiati siriani, che ora devono pagare l'80% di una tassa sulle cure imposta agli stranieri. Tale tassa fa aumentare da due a cinque volte i costi per avere accesso all'assistenza sanitaria.

"Temiamo che le famiglie siriane limitino il ricorso alle cure di cui hanno bisogno a causa delle altre spese a cui devono fare fronte, prima fra tutte l'affitto", ha detto Brett Davis, capo della missione di Msf in Giordania. I profughi, ha aggiunto Davis, potrebbero così scegliere di "ricorrere all'automedicazione o a mezzi alternativi dannosi". Molti siriani in Giordania erano già stati colpiti da una decisione presa dal governo nel novembre del 2014 di cancellare i servizi sanitari gratuiti per i profughi che vivono al di fuori dei campi. Secondo uno studio condotto da Msf nel 2016, oltre il 30% degli adulti bisognosi di cure mediche non potevano accedervi a causa degli alti costi.

La principale preoccupazione per la maggior parte dei profughi è quella di non potere permettersi cure d'emergenza o interventi chirurgici, come i parti cesarei che adesso costano l'equivalente di 800 dollari. La Giordania ospita oltre 1,3 milioni di profughi siriani, distribuiti in campi per rifugiati, città e aree rurali.

(ANSAmed).

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