(ANSAmed) - MADRID, 9 FEB - L'Onu chiede alla Spagna di
modificare il protocollo per minori stranieri non accompagnati e
di garantire la loro identificazione alla frontiera, per
assicurare l'accesso al procedimento di asilo.
Sono le conclusioni del Comitato di Diritti del Bambino delle
Nazioni Unite, che si è pronunciato in merito alla situazione
dei minori che giungono a Ceuta e Melilla e sulle coste
andaluse, dopo aver verificato l'applicazione della Convenzione
internazionale dei diritti del Bambino da parte della Spagna.
I membri del Comitato si dicono "preoccupati per i respingimenti
alla frontiera di minori che hanno bisogno di protezione
internazionale", realizzati "senza le necessarie garanzie". Per
cui, esortano le autorità spagnole "a porre fine alla pratica"
delle 'devolution' automatiche, "assicurandosi che tutti i
procedimenti e standard siano in accordo con lo status dei
bambini e con la legislazione nazionale e internazionale".
Una preoccupazione che contrasta con la posizione dei governi
di Ceuta e Melilla, che avevano proposto di snellire
ulteriormente le procedure per i respingimenti a caldo dei
minorenni stranieri non accompagnati (Mena), per "dare risposte
alla gravissima problematica" che interessa le due enclavi, come
aveva evidenziato la scorsa settimana il sindaco-presidente di
Ceuta, Juan Jesus Vivas.
"Il Comitato è preoccupato per l'impiego di metodi per
determinare l'età dei minori, anche in casi in cui i documenti
di identità sembrano autentici e nonostante l'intervento della
Corte Suprema", ha affermato uno dei membri, Gehad Madi, rendono
noto i media iberici. L'esperto ha fatto riferimento alle
misurazioni antropometriche e radiologiche per determinare l'età
dei minori migranti, spesso fatte "in maniera automatica",
nonostante lo scarso affidamento dei risultati, "mai precisi",
con la conseguenza che "ci sono bambini trattati come adulti e
non lo sono". Per Luis Pedernera, un altro esperto del Comitato
Onu, il problema maggiore consiste nel fatto che, intanto che si
realizzano gli esami per l'accertamento dell'età, "i minori sono
rinchiusi assieme agli adulti" nei centri di detenzione
temporanea, e questo desta nell'organismo delle Nazioni Unite
"una grande preoccupazione" con il rischio che "cadano nelle
reti della tratta di persone".
Il Comitato dell'Onu esorta le autorità spagnole ad
"assicurare l'effettiva protezione legale dei minori in tutto il
territorio iberico". E denuncia "gli alti livelli di violenza" e
"il trattamento e la protezione inadeguati da parte dei
professionisti dei centri di accoglienza dei minori", attestato
da "esposti di prostituzione di bambine, accesso insufficiente
all'educazione regolare e alle attività del tempo libero", oltre
alla "mancanza di meccanismi di denuncia", perché le violenze
possano essere investigate. "Alcuni dei centri per minori non
accompagnati realmente non rispondono agli standard, sono oltre
il doppio della loro capacità e questo deve cambiare, con
l'istallazione di strutture adeguate", ha sollecitato nelle
conclusioni Gehad Madi. (ANSAmed).
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Onu a Spagna,minori a frontiere Ceuta-Melilla vanno tutelati
Per garantire identificazione e accesso al procedimento di asilo