(di Stefano Intreccialagli)
(ANSAmed) - ROMA, 7 FEB - Le guardie di frontiera turche al
confine chiuso con la Siria "sparano indiscriminatamente e
respingono in modo sommario i siriani richiedenti asilo che
cercano di raggiungere la Turchia". A denunciarlo è Human Rights
Watch che riporta che i rifugiati che sono riusciti a passare il
confine usando le rotte dei trafficanti hanno raccontato
all'organizzazione che le guardie hanno sparato a loro e ad
altri che hanno tentato di attraversare la frontiera per
raggiungere la Turchia. "In alcuni casi, le guardie di frontiera
della Turchia hanno picchiato i richiedenti asilo detenuti e
hanno negato loro assistenza medica", racconta HRW. "I siriani
in fuga verso la frontiera turca alla ricerca di sicurezza e
asilo sono respinti in modo forzato con proiettili e abusi", ha
dichiarato Lama Fakih, vice direttore per il Medio Oriente di
Human Rights Watch, che ha riferito quanto raccolto nelle
testimonianze in una lettera indirizzata al ministero
dell'Interno turco il 30 gennaio scorso.
Human Rights Watch ha parlato con 16 rifugiati siriani che
sono entrati in Turchia tra maggio e dicembre dello scorso anno.
"Tredici di loro hanno raccontato che le guardie di frontiera
della Turchia hanno sparato a loro o ad altri richiedenti asilo
in fuga quando hanno tentato di superare il confine mentre si
trovavano ancora in Siria, uccidendo dieci persone tra le quali
un bambino e ferendone molte altre", riporta l'organizzazione.
Una donna che ha tentato di attraversare il confine con la sua
famiglia varie volte in diversi punti della frontiera tra
settembre e ottobre ha riferito che le guardie turche hanno
sparato a loro ad ogni tentativo. "Quando loro [le guardie di
frontiera turche] hanno aperto il fuoco, ci siamo nascosti nella
valle. Sparavano a caso. Potevo vedere i proiettili colpire il
terreno tra i miei piedi. In un incidente, una donna è stata
colpita per due volte all'addome, e due uomini l'hanno riportata
in Siria. Potevamo vedere la scia di sangue tra i cespugli", ha
raccontato nella sua testimonianza. Un'altra donna ha riferito
che le guardie hanno sparato a un bambino di 13 anni mentre
tentava di attraversare il confine con la madre: "Abbiamo
raggiunto una strada larga che divide Siria e Turchia e i
trafficanti hanno detto al bambino e a un uomo di attraversarla.
Hanno iniziato a camminare, e 'bang, bang': sono stati entrambi
colpiti. Il bambino ha ricevuto un proiettile allo stomaco, e ha
iniziato a sanguinare molto. Lo abbiamo riportato indietro con
noi, ed è morto in Siria". I rifugiati hanno poi raccontato che
le guardie turche hanno anche abusato di richiedenti asilo
detenuti, i quali vengono anche rimandati in Siria.
"La Turchia ha ricevuto circa 3,5 milioni di siriani",
ricorda Human Rights Watch. "Tuttavia, l'accoglienza generosa di
un grande numero di siriani non assolve il Paese dalla sua
responsabilità di aiutare coloro che cercano protezione alle sue
frontiere". Mentre il Paese protegge i propri confini con la
Siria, "è necessario rispettare il principio di non
respingimento, che proibisce di rifiutare l'ingresso ai
richiedenti asilo alle frontiere quando potrebbero essere
soggetti a persecuzioni, torture e minacce alla loro vita e
libertà", sottolinea l'organizzazione. "La Turchia deve
rispettare inoltre il diritto alla vita e all'integrità fisica,
e l'assoluto divieto di sottoporre chiunque a trattamenti
disumani e degradanti".(ANSAmed).
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Migranti:HRW,spari e respingimenti siriani a confine Turchia
Testimonianze di violenze guardie frontiera su richiedenti asilo