(ANSAmed) - TEL AVIV, 23 GEN - Aumentano le prese di
posizione contro l'allontanamento forzato deciso dal governo
israeliano di migliaia di migranti africani, originari per lo
più di Eritrea e Sudan. Ieri alcuni sopravvissuti alla Shoah
hanno organizzato un picchetto di protesta di fronte alla
residenza del Capo dello Stato Reuven Rivlin e si sono detti
pronti a "nascondere profughi in casa" pur di impedire che siano
arrestati ed espulsi.
Contrario alle espulsioni anche il celebre storico della
Shoah, Yehuda Bauer. "Non sono migranti in cerca di lavoro - ha
detto alla radio militare, polemizzando col premier Benyamin
Netanyahu - ma, almeno in maggioranza, profughi che sfuggono a
genocidi". Da parte sua la rabbina Susan Silverman sta cercando
su Facebook di organizzare quello che ha chiamato 'Movimento
Anna Frank per la ospitalità in casa' per offrire un riparo a
quanti nelle prossime settimane rischiano di essere "allontanati
da Israele", secondo la formulazione ufficiale.
Contro le espulsioni si sono pronunciati anche leader delle
Chiese cattoliche, scrittori, intellettuali e piloti della
compagnia aerea El Al.(ANSAmed).
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Migranti: Israele, sopravvissuti Shoah contro espulsioni
'Movimento Anna Frank', pronti a nasconderli in casa