(ANSAmed) - ROMA, 16 GEN - Nello Yemen in preda alla guerra
ben otto milioni di persone sono a rischio di morire di fame: è
quanto denunciano in una nota Save the Children e altre 16
organizzazioni umanitarie operanti in territorio yemenita, che
chiedono urgentemente la riapertura completa e incondizionata
del porto di Hudaydah per consentire l'ingresso ininterrotto di
cibo e carburante nel Paese.
"La concessione per un periodo di trenta giorni della
distribuzione di beni commerciali - scrive seve the children nel
suo comunicato - ha soltanto attutito brevemente gli effetti del
blocco prolungato sui porti yemeniti nel Mar Rosso".
"Le parti coinvolte nel conflitto in Yemen hanno pertanto la
responsabilità di ridurre l'impatto della guerra sui civili e
tutti i fattori che provocano la morte e la sofferenza della
popolazione, con oltre 8 milioni di persone che stanno già
rischiando di perdere la vita a causa della fame".
"Trenta giorni - continua l'Ong - rappresentano un periodo
insufficiente per fermare e invertire i danni arrecati al
mercato alimentare in Yemen a novembre e a dicembre scorsi".
(ANSAmed).
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Yemen: Save the Children, 8 milioni a rischio morte fame
17 ong lanciano appello per corridoio umanitario