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In Italia +5,4% richieste di asilo nel 2017, 130 mila

I dati resi noti da Fondazione ISMU, 80 mila domande esaminate

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 16 GEN - Complessivamente, nel 2017 sono state 130mila le richieste di asilo presentate in Italia, con un lieve aumento rispetto all'anno precedente (+5,4%), e presentate soprattutto da nigeriani, bangladesi, pakistani, gambiani e ivoriani. A comunicarlo è la fondazione italiana ISMU, sottolineando che nello scorso anno le domande di asilo in Italia nel 2017 hanno subito un calo a partire da luglio-agosto, parallelamente a quanto è avvenuto per gli sbarchi, sebbene come è noto le richieste di asilo riguardino anche migranti giunti via terra e via aerea. L'Italia nel 2017 è tornata ad essere il principale paese di approdo nel Mediterraneo: i quasi 120mila migranti sbarcati hanno costituito il 70% di tutti gli arrivi via mare in Europa.

Per quanto riguarda le richieste esaminate, nel 2017 sono state oltre 80 mila, 10mila meno rispetto al 2016. Si conferma molto significativo il numero di migranti a cui non è stata riconosciuta alcuna forma di protezione: il 60% del totale, cioè 47.839 casi (i dinieghi comprendono anche gli irreperibili). È cresciuto il numero di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato, status che nel 2017 ha costituito l'8,5% degli esiti - era il 5,5% l'anno precedente - mentre si è fortemente ridimensionata la protezione sussidiaria che nel 2016 era stata concessa a oltre 11mila migranti e nel 2017 a 5.800. Una domanda su quattro ha avuto come esito la protezione umanitaria.

Sui dati relativi al programma di "relocation" avviato a settembre 2015 dalla Commissione Europea a beneficio dell'Italia e della Grecia, ISMU sottolinea che al 31 dicembre 2017 sono stati trasferiti dall'Italia in un altro Stato Membro 11.464 richiedenti protezione internazionale. Si tratta quasi esclusivamente di cittadini eritrei (95% dei casi) e solo di 521 siriani e 98 di altre provenienze che possono beneficiare del programma. Tra i trasferiti anche minori accompagnati (1.083) e minori soli (99). I richiedenti protezione internazionale sono stati accolti soprattutto dalla Germania, dove è stato ricollocato il 43% dei migranti. Seguono Svezia (10,6%) e Svizzera (7,8%); quest'ultima pur non facendo parte dell'Unione Europea grazie ad accordi bilaterali con l'Italia ha reso disponibili posti per il ricollocamento. (ANSAmed).

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