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Migranti: Rabat rimpatria 800 marocchini bloccati in Libia

Fra loro quelli finiti in video Cnn su vendita migranti all'asta

Redazione Ansa

(ANSAmed) - RABAT, 15 GEN - Tre operazioni per rimpatriare i marocchini che volevano raggiungere l'Europa clandestinamente e che sono rimasti bloccati in Libia. In tutto, quasi 800 migranti, per la maggior parte senza documenti. Gli ultimi sono attesi nei prossimi giorni all'aeroporto di Casablanca, secondo quanto indicato dal ministro delegato che si occupa dei migranti. Una volta rientrati in Marocco, saranno accompagnati ai loro paesi di origine, dopo essere stati visitati dal personale medico. Quasi tutti irregolari, avrebbero voluto raggiungere l'Europa, e in particolare l'Italia, attraverso la Libia. Si sono invece ritrovati vittime del traffico di esseri umani e poi detenuti nei centri di raccolta migranti libici.

Sono 338 quelli che arriveranno a bordo di due aerei della compagnia libica Afriqiya; le due precedenti operazioni, nelle scorse settimane, hanno permesso di rimpatriarne altri 435, che erano detenuti a Zouara, nel nord-est della Libia.

Ad accelerare i rimpatri anche lo scandalo sollevato dalla CNN lo scorso novembre, con la diffusione di un video che mostrava la vendita all'asta di esseri umani, schiavi moderni, per 1200 dinari libici, più o meno 800 euro. Tra le immagini del video, che ha scatenato una reazione di sdegno in tutto il mondo, anche quelle di un gruppo di marocchini finito nella stessa rete. Ma le operazioni di rimpatrio dei si sono subito presentate come complicate, causa anche il fatto che l'ambasciata di Rabat a Tripoli è stata chiusa nel 2015.

Con questi ultimi arrivi, tutti i marocchini coinvolti nella vicenda saranno stati rimpatriati. (ANSAmed).

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