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Migranti: emergenza sbarchi, Spagna li 'ospita' in carcere

In centro penitenziario non ancora aperto, scoppia la polemica

Redazione Ansa

(di Paola Del Vecchio) (ANSAmed) - MADRID, 24 NOV - Migranti trasferiti in carcere per mancanza di posti nelle strutture di soggiorno temporaneo.

Ha suscitato una valanga di critiche, denunce al Difensore civico e interrogazioni parlamentari la decisione del ministero degli Interni spagnolo di utilizzare il centro penitenziario Malaga II ad Archidona (Malaga), non ancora inaugurato, per ospitare circa 600 migranti in prevalenza algerini, giunti su 49 imbarcazioni negli ultimi giorni sulle coste andaluse. Una pratica "assolutamente illegale, sia per la legge sugli stranieri che per la normativa europea", per le ventidue Ong e associazioni per i diritti umani - fra le quali l'Asociacion Pro Derechos Humanos di Andalusia, la Federazione Sos Racismo, Medicos del Mundo o la Red Española de Inmigracion y Ayuda al refugiato - che hanno presentato denuncia al Difensore civico.

In un comunicato congiunto, le associazioni criticano le detenzioni come "un fatto di una gravità senza precedenti" e "carente di qualunque base legale", dato che la normativa spagnola "vieta espressamente che i centri di accoglienza temporanea abbiano carattere penitenziario". Sulla stessa linea la Caritas, che come il Psoe ha presentato un esposto al Difensore civico, Francisco Fernande Marugán. Il gruppo socialista al Congresso, che ha definito illegale la decisione del governo, poiché "i migranti non sono delinquenti e non meritano di essere rinchiusi in carcere", ha presentato una serie di iniziative e interrogazioni parlamentari per esigere spiegazioni sulla misura che "viola i diritti fondamentali" dei migranti. Ricorda che il centro penitenziario di Archidona non è in funzione e chiede di sapere se gli immigrati "saranno sottoposti al trattamento dei centri penitenziari e che tipo di personale è stato destinato al carcere". Anche il gruppo parlamentare Unidos Podemos, attraverso la portavoce Irene Montero, ha criticato la misura. E, con una serie di interrogazioni, ha chiesto che il ministro degli interni, Juan Igacio Zoido, spieghi in sede parlamentare l'iniziativa. Da parte sua, in dichiarazioni radiofoniche, Zoido ha evidenziato il carattere "eccezionale" della misura, adottata per far fronte alle "successive ondate migratorie", che si sono riversate sulle coste di Murcia e di Malaga nell'ultima settimana. "Il sistema è collassato e, invece di creare accampamenti temporanei, abbiamo deciso di trasferire queste persone in un luogo con docce e riscaldamenti", ha detto il ministro in dichiarazioni a radio Onda Zero. Quanto all'organizzazione interna del carcere di Archidona, ha ricordato che "non ha ancora personale penitenziario, né regime carcerario", ma che per il momento "è stato aperto come centro di accoglienza", in quanto dotato di nuova tecnologia, infermeria, letti sufficienti e spazi per attività comuni. Una misura d'emergenza per far fronte alla crescente pressione migratoria, poiché dall'inizio dell'anno, ha ricordato il ministro, l'arrivo di migranti via mare in Spagna è aumentato del 190 per cento rispetto al 2016. Da inizio 2017, si è registrato l'arrivo di oltre 23.187 persone, dopo che la rotta del Mediterraneo occidentale è tornata ad essere la più battuta non solo da parte di migranti di origini subsahariane, ma da marocchini e algerini. (ANSAmed).

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