(ANSAmed) - NEW YORK, 22 NOV - Nonostante l'escalation della
violenza e l'aumento dei bisogni umanitari, l'Onu ha lanciato
l'allarme per la mancanza di farmaci salvavita, attrezzature
mediche e chirurgiche nella zona est di Ghouta, in Siria, che
non vengono fatte entrare nell'area fuori Damasco.
Inoltre non e' stato approvato il piano per trasferire
pazienti in condizioni difficili in altri ospedali.
A Ghouta est in soli 4 giorni, fino al 17 novembre, sono
state uccise 84 persone tra cui 17 bambini e 6 donne, e 659
persone sono rimaste ferite (tra cui 127 bambini e 87 donne).
"A Ghouta è necessario con urgenza un aiuto umanitario
continuo e senza impedimenti e il piano per l'evacuazione dei
pazienti sono in ritardo", ha detto Elizabeth Hoff,
rappresentante dell'Oms in Siria. "Sono disponibili prodotti
sanitari salvavita e l'Oms, insieme ai suoi partner, è pronta a
rispondere alle esigenze della popolazione una volta permesso
l'accesso", ha aggiunto.
A Ghouta, nei quartieri controllati dai ribelli vicino alla
capitale Damasco, circa 400 mila uomini, donne e bambini vivono
in citta' e villaggi assediati e i prezzi elevatissimi rendono
impossibile l'approvvigionamento di risorse alimentari. Nei
giorni scorsi un consigliere dell'Onu ha detto che in questa
zona i combattimenti hanno la stessa intensità dei giorni
peggiori del conflitto siriano. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Siria: Onu, timore per mancanza servizi medici a Ghouta
Conflitto continua vicino Damasco, in 4 giorni uccise 89 persone