(ANSAmed) - ROMA, 20 NOV - Malnutrizione che colpisce il 40%
dei rifugiati, accesso limitato all'acqua, ai servizi sanitari e
educativi, ma soprattutto una continua riduzione dei fondi
destinati al sostegno dei Saharawi che da 40 anni vivono nei
campi profughi allestiti in Algeria senza prospettive.
Mezzaluna Rossa Saharawi e Comitato Internazionale per lo
Sviluppo dei Popoli, ong italiana attiva nel campo della
cooperazione, lanciano un appello per mantenere accesi i
riflettori su questa emergenza umanitaria su larga scala, spiega
Giulia Olmi, coordinatrice del programma Algeria e campi
rifugiati del Cisp che, insieme ai presidenti della Mezzaluna
rossa Saharawi, Buhubeini Yahya e del Cisp, Paolo Dieci.
Oggi pomeriggio alle 15, nella sede della ong, si tiene una
conferenza stampa sulle condizioni di vita nei campi.
I tassi di mortalità infantile e materna sono elevati,
l'anemia è diffusa e oltre alla mancanza di cibo ad allarmare è
anche l'insorgenza di nuove malattie. Per esempio ''la celiachia
che colpisce il 6% dei circa 150 mila profughi saharawi'',
avverte Olmi, che ricorda come in Italia questa malattia tocchi
l'1% della popolazione. Il cibo che viene inviato dai donatori,
sottolinea, spesso non rientra nelle abitudini alimentari della
popolazione locale - che in particolare non era solita mangiare
il frumento che arriva con gli aiuti umanitari.
A fotografare la situazione alimentare nei campi e la
gestione degli aiuti è un progetto messo a punto dalla Mezzaluna
Rossa Saharawi e dal Cisp. Da 5 anni, racconta Olmi, uno staff
di 23 donne saharawi sta portando avanti un programma di
monitoraggio, casa per casa, per verificare la qualità e la
quantità degli aiuti ricevuti e la garanzia del livello
nutrizionale di base.
A preoccupare, poi, ''è soprattutto la continua riduzione di
finanziamenti, passati da 12 milioni agli attuali 8 milioni di
euro a favore dei profughi saharawi e ''l'annuncio, pochi mesi
fa, della sospensione dello stanziamento da parte
dell'Amministrazione Trump che ci ha colti di sorpresa''.
Migliaia di persone - compresi bambini e adolescenti -
rischiano di non ricevere cure e sostegni dignitosi adeguati.
(ANSAmed).
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Saharawi: Mezzaluna rossa e Cisp,40% malnutriti, è emergenza
Roma,incontro racconta condizioni popolo da 40 anni rifugiato