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La Tunisia è il terzo Paese preferito da pensionati italiani

Arrivi in aumento, grazie a sole, mare meno tasse e bassi prezzi

Redazione Ansa

TUNISI - Oggi, con oltre cinquemila presenze, la Tunisia è il terzo paese per numero di pensionati italiani dopo Malta e Portogallo. Lo rende noto in un comunicato la Confederazione italiani nel mondo (Cim).

Grazie alla legge 85 del 25 dicembre 2006, entrata in vigore nel 2007, agli italiani in pensione che si trasferiscono in Tunisia - si legge ancora nel comunicato - non solo realizzano sostanzioso aumento del netto pensionistico,grazie al minor costo della vita, ma anche pagano pochissime tasse, soltanto il 20% dell'assegno lordo della pensione. A tutto ciò si aggiungono angoli naturali paradisiaci, un clima ideale e un costo della vita bassissimo.

La conseguenza della convenzione con lo Stato italiano che ha prodotto la legge entrata in vigore dieci anni fa è stata il boom di trasferimenti nell'ultimo decennio.

Un numero di presenze in continuo aumento, con una media di 500 in più all'anno. Per avere diritto alle agevolazioni è sufficiente abitare in Tunisia almeno sei mesi più un giorno all'anno. La maggioranza dei pensionati italiani si sono stabiliti nei pressi delle località turistiche di Hammamet, Nabeul, Sousse e Mahdia ma sono in molti anche a Djerba e nei dintorni di Tunisi. La maggior parte utilizza nella vita quotidiana per comunicare la lingua francese, parlata da tutti i 12 milioni di tunisini. L'altro aspetto importante è quello sanitario - prosegue il comunicato - : se gli ospedali pubblici non sono il massimo, la sanità privata è allineata a quella italiana.

L'attenzione crescente degli italiani al paese nordafricano ha spinto una delegazione della Confederazione italiani nel mondo, guidata dal presidente Angelo Sollazzo e da Vittorio Ricciardi, a recarsi in visita in Tunisia per incontrare la dirigenza locale della confederazione, composta da Ugo Carissimi, Bruno De Angelis e Antonio Francioni. Oltre a sottolineare la necessità di aumentare la presenza organizzativa Cim, anche attraverso il patronato Enasc ed il Caf Unsic, presieduti dal vice presidente Cim, Domenico Mamone, è stata messa in rilievo la crescita dell'imprenditoria italiana nel Paese nordafricano, con un aumento sensibile anche dell'import-export. "La Tunisia è uno dei paesi africani più progrediti a livello sociale e culturale - ricorda Sollazzo - Lo Stato è islamico, con un forte peso della religione, ma ha caratteristiche molto vicine agli standard occidentali. Pur essendo una nazione molto estesa, per lo più desertica, offre una costa suggestiva, ricca di località turistiche. E proprio il turismo, che vale il 15% del Pil nazionale, oltre all'agroalimentare, favorisce partnership tra imprenditoria italiana e locale".

La dirigenza locale della confederazione, composta in maggioranza da pensionati italiani trasferitisi negli ultimi anni in Tunisia, conferma l'appeal crescente del Paese. Viene posto in evidenzia come la vita costi decisamente meno rispetto all'Italia. Ad esempio, una casa di 80 metri quadrati in affitto costa intorno ai 200 euro, i generi alimentari freschi hanno prezzi irrisori, in un ottimo ristorante si mangiano cous cous, agnello e verdure con 8 euro a testa, una pizza non più di due euro, le medicine costano anche il 70% in meno che da noi, la benzina meno della metà.

Del fenomeno in costante aumento dei pensionati italiani in Tunisia ha parlato anche Laura Faranda, docente di Antropologia culturale dell'Università La Sapienza di Roma, nel suo libro "La vita è altrove? L'autunno mediterraneo dei pensionati italiani in Tunisia, tra conflitti e crisi", nel quale viene analizzato l'esodo su questa sponda del Mediterraneo di pensionati italiani alla ricerca di un tenore di vita più accettabile.

Nonostante gli attentati terroristici, in particolare quelli del 2015 al museo del Bardo e sulle spiagge di Sousse, abbiano cancellato la Tunisia dalle mete estive di molti europei a causa del diffuso pregiudizio sulla scarsa sicurezza nel Paese, per il 2017 le previsioni - un po' ottimistiche - di Souheil Chaabani, direttore dell'ente del turismo tunisino in Italia, parlano di 100 mila connazionali che la hanno scelto per le vacanze.

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