(di Cristiana Missori)
(ANSA) - ROMA, 6 OTT - ''I cristiani vanno aiutati a rimanere
in Egitto''. Vanno ''sostenuti'', come va sostenuto l'intero
Paese. ''Perché quando i cristiani vengono attaccati, a essere
destabilizzato è l'Egitto intero''. E' questo il senso
dell'appello lanciato dal patriarca copto cattolico, Ibrahim
Isaac Sidrak, nel corso della conferenza stampa organizzata
stamane a Roma da Aiuto alla Chiesa che Soffre, sulla situazione
dei cristiani in Egitto dopo i recenti attacchi della domenica
delle Palme a Tanta e Alessandria e quello di Minya a maggio
scorso.
L'Egitto, sottolinea il prelato sta vivendo ''grandi
difficoltà di tipo economico, di pensiero, di strategia, ed è
alle prese con la necessità di combattere contro l'ignoranza e
il fondamentalismo''. Oltre ai problemi, però, ''dobbiamo
riconoscere anche gli sforzi che le autorità egiziane stanno
compiendo''.
Dopo i recenti attentati subiti dalla comunità copta
ortodossa, ''le autorità hanno preso sul serio gli attacchi'',
conferma Sidrak. ''Le misure di sicurezza si sono state
innalzate, ma queste hanno avuto riflessi anche sulle comunità
cristiane. ''Il compito di garantire maggior sicurezza ai fedeli
è ricaduto anche su di noi'', fa notare.
Più che di persecuzioni delle comunità cristiane, Sidrak
preferisce parlare di discriminazione e di un certo odio da
parte di alcune correnti fondamentaliste. A dover cambiare,
spiega, deve essere innanzitutto ''il pensiero religioso
espresso da Al Azhar''. La massima istituzione dell'Islam
sunnita, sostiene, ''va aiutata a cambiare''. Al suo interno,
dice, esistono alcuni elementi fondamentalisti. Serve poi un
''cambiamento del sistema educativo nelle scuole''. In entrambi
i casi, ''spero che la comunità internazionale possa sostenere
l'Egitto'' in questo cambiamento.
Su di una popolazione di circa 94 milioni di abitanti (104
milioni con la diaspora), ricorda Sidrak, una stima di quanti
siano i cristiani nel Paese - copti ortodossi, copti cattolici e
protestanti - non viene effettuata per scelta. ''Per paura di
creare difficoltà''. I rapporti ecumenici alle comunità
cristiane non sono comunque sempre facili. Le famiglie 'miste' -
composte da cristiani di vari riti - sono molte. E' da parte di
una certa parte del clero copto ortodosso che coltiva ''pensieri
del rifiuto dell'altro'' che esiste una certa resistenza.
''Quello che possiamo fare'' per sostenere i cristiani in
Egitto, ha detto dal canto suo il presidente di Aiuto alla
Chiesa che Soffre, Alfredo Mantovano, ''è dare loro una mano,
affinché si rafforzino e restino lì. Se non ci interessa la loro
sorte, almeno interessiamoci della nostra, cercando di impedire
che il terrorismo arrivi qui''. (ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Egitto: Sidrak,cristiani vanno aiutati a rimanere
Patriarca copto cattolico,sostenerli significa sostenere Paese