(ANSAmed) - ZAGABRIA, 26 SET - L'ex comandante delle
formazioni paramilitari serbe Dragan Vasiljkovic, meglio
conosciuto come Capitano Dragan, è stato condannato in primo
grado oggi a Spalato, in Croazia, a 15 anni di carcere per una
serie di atroci crimini di guerra commessi contro militari e
civili croati durante il conflitto degli anni Novanta.
Vasiljkovic, estradato nel 2015 dall'Australia dove ha
ottenuto la cittadinanza dopo quasi due decenni di battaglie
legali, è stato riconosciuto colpevole di violazione delle
Convezioni di Ginevra per aver ordinato o personalmente eseguito
uccisioni e torture di decine di croati. I fatti per i quali
Vasiljkovic è stato condannato risalgono al 1991 e al 1993
quando era comandante delle unità speciali dei serbi ribelli
della regione di Krajina, nell'entroterra della Dalmazia, ma
anche di alcune famigerate formazioni paramilitari.
Vasiljkovic si è sempre professato innocente, sostenendo che
il processo era fortemente condizionato da pregiudizi politici
ed etnici. In Australia, durante le procedure per la sua
estradizione, Vasiljkovic ha trascorso 12 anni in detenzione
preventiva. (ANSAmed).
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Croazia: crimini guerra, 15 anni a ex comandante serbo
Capitano Dragan accusato di atrocita' contro croati