(di Stefano Intreccialagli).
(ANSAmed) - ROMA, 22 SET -Il Papa, in un incontro a Roma, ha
espresso la sua preoccupazione per i fenomeni di xenofobia in
Europa, anche da parte dei cattolici, aggiungendo che il disagio
verso i migranti è stato causato anche da politiche comunitarie
inadeguate.
"Non vi nascondo la mia preoccupazione di fronte ai segni di
intolleranza, discriminazione e xenofobia che si riscontrano in
diverse regioni d'Europa. Esse sono spesso motivate dalla
diffidenza e dal timore verso l'altro, il diverso, lo
straniero". È quanto ha dichiarato Papa Francesco che in
un'udienza nella Sala Clementina del Palazzo apostolico in
Vaticano ha incontrato i direttori nazionali della pastorale per
i migranti riuniti dal Consiglio delle Conferenze episcopali
d'Europa (Ccee). "Mi preoccupa ancor più la triste constatazione
che le nostre comunità cattoliche in Europa non sono esenti da
queste reazioni di difesa e rigetto, giustificate da un non
meglio specificato 'dovere morale' di conservare l'identità
culturale e religiosa originaria", ha aggiunto.
"Politiche comunitarie inadeguate"
Il Papa ha poi detto ai direttori della pastorale dei
migranti che "nel mio costante ascolto delle Chiese particolari
in Europa, ho percepito un profondo disagio di fronte all'arrivo
massiccio di migranti e rifugiati". Un disagio che "va
riconosciuto e compreso alla luce di un momento storico segnato
dalla crisi economica, che ha lasciato ferite profonde". Esso è
stato, inoltre, "aggravato dalla portata e dalla composizione
dei flussi migratori, da una sostanziale impreparazione delle
società ospitanti e da politiche nazionali e comunitarie spesso
inadeguate". Ma per Francesco "il disagio è anche indicativo dei
limiti dei processi di unificazione europea, degli ostacoli con
cui si deve confrontare l'applicazione concreta della
universalità dei diritti umani, dei muri contro cui si infrange
l'umanesimo integrale che costituisce uno dei frutti più belli
della civiltà europea".
La Chiesa, ha sottolineato il Pontefice, "si è diffusa in
tutti i continenti grazie alla 'migrazione' di missionari".
Nella sua storia "non sono mancate tentazioni di esclusivismo e
arroccamento culturale, ma lo Spirito Santo ci ha sempre aiutato
a superarle" e "ci aiuta anche oggi a conservare un
atteggiamento di apertura fiduciosa, che permette di superare
ogni barriera, di scavalcare ogni muro". Secondo Papa Francesco,
"di fronte ai flussi migratori massicci, complessi e variegati,
che hanno messo in crisi le politiche migratorie e gli strumenti
di protezione sanciti da convenzioni internazionali, la Chiesa
intende rimanere fedele alla sua missione: quella di amare Gesù
Cristo, particolarmente nei più poveri e abbandonati; tra di
essi rientrano certamente i migranti ed i rifugiati". Papa
Francesco ha infine ricordato i contenuti del suo Messaggio per
la Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato del prossimo anno,
che suggerisce, tra l'altro, di "ampliare le vie legali e sicure
di ingresso", "offrire informazioni certe prima della partenza",
"difendere i diritti dei migranti", "garantire le condizioni per
lo sviluppo umano integrale di tutti, migranti e autoctoni" e
"aprire spazi di incontro interculturale". (ANSAmed).
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Papa, "preoccupa xenofobia in Europa,anche tra cattolici"
Disagio verso migranti "aggravato da politica inadeguata"