(di Paolo Dallorso)
(ANSA) - ROMA, 10 AGO - Sono 5.190 i minori stranieri non
accompagnati che si sono resi irreperibili dopo essere stati
segnalati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Ma
nella già complessa e articolata realtà dei ragazzini stranieri
che arrivano in Italia da soli, si registra il fenomeno della
truffa dei minori albanesi.
Il caso viene segnalato nella relazione sul sistema di
protezione dei minori stranieri presentata dalla Commissione
parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza. Dagli
anni Novanta a oggi, sottolinea la relazione, si è assistito a
un boom di ragazzi albanesi minorenni che giungono in Italia
per concludere il percorso di studi superiori facendosi prendere
in carico delle Amministrazioni locali. L'insostenibile
escalation del numero di minori provenienti dall'altro lato
dell'Adriatico, a seguito delle indagini di polizia, ha portato
all'apertura di procedimenti penali per il reato di truffa
aggravata in danno dello Stato a carico di familiari e giovani
"non accompagnati".
I minori, infatti, arrivano in Italia a bordo di pullman
turistici, accompagnati da parenti, amici, o addirittura dagli
stessi genitori. Ma una volta oltrepassata la frontiera italiana
gli adulti fanno ritorno in Albania mentre il ragazzino
raggiunge la sua destinazione italiana.
Il giovane, in sostanza, simula uno stato di abbandono, in
realtà fittizio. In questo modo è inserito nel sistema di
tutela riservato ai "minori non accompagnati" (sistemazione in
strutture di accoglienza e completamento del ciclo di studi),
mentre la famiglia vive in Albania.
L'immigrazione minorile proveniente dall'Albania, cui i
grandi flussi dall'Africa e dal Medioriente hanno tolto la
"ribalta" dei media, resta ancora una delle voci principali che
coinvolge le nostre strutture di accoglienza. Il primo posto di
questa speciale classifica - dati aggiornati al 31 maggio 2017 -
viene occupato dal Gambia (2.221 presenze), seguito da Egitto
(2.123) e, sul podio, proprio l'Albania con 1.662 presenze.
Numeri cui anche la commissione d'inchiesta guarda con
preoccupazione nonostante i passi avanti riconosciuti alle
politiche sull'immigrazione in Italia.
Nella relazione della commissione si mette in luce anche il
numero crescente di minori che sono stati adescati e coinvolti
dalle organizzazioni criminali per lo sfruttamento nell'economia
sommersa, nel commercio sessuale e nella delinquenza comune,
così come è anche risultato nel corso della missione dei
parlamentari svolta presso l'Istituto Don Calabria di Verona.
Il direttore del centro, Alessandro Padovani, nell'auspicare
una rapida soluzione in sede diplomatica, ha segnalato come
primo possibile punto di partenza il procedimento di nullità
delle dichiarazioni con le quali i genitori affidano i propri
figli ad un estraneo, ad esempio l'autista dei pullman turistici
che li portano in Italia. (ANSAmed).
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Migranti, i minori spariti e la truffa "albanese"
Quasi 5.200 irreperibili. Boom di viaggi organizzati da Tirana