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Libia: Oim, una trentina i centri detenzione, tutti pessimi

'Da Italia a noi 18 mln, almeno 2 li useremo per migliorarli'

Redazione Ansa

ROMA - Sono 400mila quelli identificati, ma dagli 800mila al milione secondo stime ufficiose, i migranti presenti in Libia in questo momento. E nel Paese nordafricano ci sono una trentina di centri di detenzione - che ospitano circa 8mila persone - le cui condizioni sono "pessime" e che "andrebbero chiusi subito": lo ha detto il direttore dell'Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), Federico Soda, al Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen.
"Noi abbiamo potuto visitare solo una ventina di questi centri - ha spiegato - constatando che le condizioni sono pessime, per cui immaginiamo che quelle dei centri che non abbiamo potuto vedere siano ancora peggiori. Stiamo lavorando a migliorarle ma li vorremmo vedere chiusi". Soda ha reso noto che l'Oim "sta per ricevere un finanziamento di 18 milioni di euro dall'Italia, almeno due milioni li useremo per migliorare le condizioni nei centri, 8 per rimpatri volontari assistiti e 8 per la stabilizzazione nel sud della Libia.
Questo finanziamento, ha spiegato Soda, proviene dal Fondo Africa del ministero degli Esteri ed è per tre anni. A questi 18 milioni si aggiungono "altri finanziamenti bilaterali da altri Paesi". "Il problema non è la mancanza di fondi, ma che ci viene chiesto di fare attività che le condizioni non permettono realizzare. Lavorare è difficilissimo" ha detto.
Il rappresentante dell'Oim ha anche reso noto che nel 2016 l'Oim ha realizzato oltre 110mila rimpatri volontari assistiti dall'Europa, di cui più di 50mila solo dalla Germania.
Dall'Italia, dal luglio 2016 ad oggi, i rimpatri sono stati solo 500, mentre dal 2008 al 2015 sono stati 3.600".

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