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Turchia: processo a giornalisti Comhuriyet, scarcerati in 7

In cella restano i più in vista.'Non ci metterete in ginocchio'

Redazione Ansa

ISTANBUL - Un tribunale di Istanbul ha deciso la scarcerazione di 7 degli 11 giornalisti e amministratori del quotidiano anti-Erdogan 'Cumhuriyet', in detenzione cautelare da 9 mesi, accusati a vario titolo di "terrorismo" per sospetti legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gulen, il Pkk curdo e il gruppo di estrema sinistra Dhkp-c.

La decisione dei giudici è giunta dopo 5 giorni di udienze.

Gli imputati, che rischiano fino a 43 anni di carcere, sono complessivamente 19, di cui 17 dipendenti di Cumhuriyet. Altri 6 erano processati a piede libero e 2 in contumacia, tra cui l'ex direttore del giornale Can Dundar, riparato in Germania. Tra gli imputati rilasciati, con obbligo di firma, c'è il vignettista storico del quotidiano, Musa Kart.

In cella restano tuttavia i nomi di più alto profilo del giornale: l'attuale direttore, Murat Sabuncu, l'editorialista e rappresentante turco dell'Ipi (International Press Institute) Kadri Gursel, il reporter investigativo Ahmet Sik e l'amministratore capo Akin Atalay. Sik, rivolto ai giudici, ha urlato oggi che nè lui nè i suoi compagni si farannoo "mettere in ginocchio". "Tutti i tiranni, con tutti i loro cecchini - ha urlato il reporter'. . Dal fallito colpo di stato di un anno fa, in Turchia sono stati chiusi oltre 150 media di opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan e arrestati oltre 160 giornalisti, più che in ogni altro Paese al mondo.

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