(di Paola Del Vecchio)
(ANSAmed) - MADRID, 21 LUG - La 'España vacía', la Spagna
vuota, con la metà dei municipi con gravi problemi di
spopolamento e a rischio di estinzione. E' quella interna,
rurale e deserta del Don Chisciotte, che Buñuel, Azorin e
Almodovar hanno trasformato in scenario delle proprie opere.
L'altra faccia della medaglia rispetto al Paese dinamico, dei
paesaggi urbani e dagli alti standard europei, e reclama allo
Stato interventi contro l'abbandono. A confermarlo è una ricerca
del Centro studi demografici dell'Università Autonoma di
Barcellona (UAB), che lancia l'allarme sul "grave problema di
spopolamento irreversibile" e la necessità di interventi urgenti
per garantire la sopravvivenza di 4.200 degli 8.100 comuni
iberici, che rischiano la scomparsa. Spopolamento rurale,
bassissima natalità e alta mortalità per invecchiamento hanno
aggravato i problemi di sostenibilità demografica.
"Una volta che gli effetti della crisi economica hanno
diluito l'illusione dell'immigrazione come panacea per
risolverlo, la cruda realtà ci offre uno spazio che si dibatte
fra la necessità di una trasformazione radicale e il rischio di
estinzione", scrivono i ricercatori.
L'indagine rileva che il 60% dei comuni iberici ha meno di
1.000 abitanti, occupa il 40% della superficie del paese, ma
concentra appena il 3% della popolazione. L'invecchiamento,
l'emigrazione e la vicinanza agli spazi urbani più popolati
marcano le differenze demografiche nel campione di 4.925
municipi preso in esame nella ricerca. Le aree del sud della
penisola e quelle vicine alle coste mediterranee e atlantiche
sono quelle che segnano la maggiore stabilità demografica.
Sono pari al 15% del totale campionato - 725 comuni - e hanno
registrato fra il 1981 e il 2016 un aumento della popolazione.
Al contrario, i restanti 4.200 municipi, localizzati nel centro
e al nord del Paese, hanno visto progressivamente ridurre la
popolazione dagli inizi degli anni Ottanta.
Le aree con il futuro più incerto a causa dello svuotamento
si trovano soprattutto in Castilla-La Mancha e in Castilla e
Leon, a Teruel e La Rioja, mentre quelle di maggiore resilienza
sono localizzate nella Valle dell'Ebro, al sud di Caceres
(Estremadura) e Toledo (Castilla-La Mancha), sull'arco dei
Pirenei e nelle regioni mediterranee.
"Negli ultimi anni le cause demografiche dello spopolamento
rurale sono cambiate significativamente. L'emigrazione ha
perduto forza e hanno assunto più importanza le perdite di
popolazione dovute a una natalità molto bassa e a un aumento
della mortalità per invecchiamento, ma lo scenario si è
aggravato e presenta già un serio problema di sostenibilità
demografica", spiega Joaquin Recaño, professore del Dipartimento
di Geografia della UAB e coordinatore della ricerca.
Sono 1.840, in particolare, i municipi destinati
all'estinzione demografica, con una media di 110 abitanti, una
bassissima densità, un severo invecchiamento e un'emigrazione
femminile molto elevata. L'immigrazione straniera, un fenomeno
che ha registrato in Spagna le punte massime durante gli anni di
bonaccia economica e fino a prima della crisi del 2008, non ha
in pratica interessato le aree rurali. I quasi 5mila comuni
esaminati nello studio hanno captato solo l'1,85% degli
immigrati, che rappresentano il 3,1% della popolazione nel
Paese. "L'immigrazione ha prodotto un miraggio demografico,
perché i dati indicano che molti di coloro che arrivarono nei
comuni con più problemi demografici sono tornati ad andarsene,
probabilmente dopo aver sperimentato gli stessi fattori che
avevano espulso la popolazione autoctona", registra ancora lo
studio.
Quanto alle prospettive future, variano a seconda delle aree
geografiche. In alcune zone, la capacità di adattamento è legata
alle attività economiche come il turismo rurale, le seconde case
o le risorse del territorio e, in misura minore, alla
conservazione di un minimo di popolazione. Ma la gran parte,
rileva lo studio, non è in grado di trattenere la popolazione
autoctona più giovane, soprattutto le donne, né é in grado di
attrarre potenziali immigrati. Per cui, solo un "potenziamento
degli investimenti pubblici per sostenere il radicamento sul
territorio" potrà salvarli dall'estinzione. (ANSAmed)
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Studio: la Spagna vuota, metà dei comuni rischia estinzione
Oltre 4.200 municipi spopolati, anche immigrati sono partiti