(di Rodolfo Calò)
(ANSAmed) - IL CAIRO, 20 LUG - Moushira Khattab, la candidata
egiziana per il posto di Direttore generale dell'UNESCO, confida
di ottenere l'appoggio dell'Italia grazie a sue passate
realizzazioni e all'obiettivo di rendere l'Organizzazione delle
Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura la
"prima linea di difesa" contro terrorismo ed fondamentalismo.
"L'Italia è un partner molto prezioso. Abbiamo lavorato
insieme per assicurare i diritti delle persone più vulnerabili
in Egitto e globalmente. Abbiamo fatto grandi cose, insieme", ha
detto all'ANSA l'ex-ministra per la Famiglia e la popolazione e
diplomatica di carriera. "L'Italia si preoccupa molto di fare
dell'UNESCO un'organizzazione di successo" che "assolva alla
propria missione, sia concentrata, trasparente e credibile. Per
l'Italia", del resto, " non sono una nuova arrivata", ha
affermato Khattab rispondendo alla domanda su quali "promesse"
potrebbe fare a Roma in vista dell'elezione del direttore
generale dell'UNESCO in programma ad ottobre.
Insignita due volte dalla Presidenza della Repubblica
italiana per il suo operato (con il titolo di "Cavaliere di Gran
Croce" e quello di "Commendatore") l'ex-ambasciatrice egiziana
ha sottolineato: "Non penso che l'Italia si aspetti promesse da
me perchè conosce la mia credibilità, la mia capacità,
semplicemente perchè abbiamo lavorato insieme: combattere le
mutilazioni genitali femminili è stata una delle nostre maggiori
realizzazioni. Tutto quello che posso dire all'Italia è che
prometto di rendere l'UNESCO più vicina alla gente e alla sua
missione".
Alla domanda se tutto ciò sia valido anche nella situazione
attuale segnata dall'uccisione di Giulio Regeni,
l'ex-diplomatica laureata in diritti umani parlando al Cairo ha
sostenuto che "le relazioni fra Egitto e Italia sono più forti
di qualsiasi incidente o accidente; ma comunque ci sforziamo
molto di trovare la verità, di assicurare i responsabili alla
Giustizia". Khattab, che ha guidato una delle più ampie riforme
giuridiche basate sul rispetto dei diritti umani in Egitto
(mirata tra l'altro contro traffico di esseri umani, abusi sui
bambini e mutilazioni genitali femminili o Fgm) ha ricordato che
"una delegazione del Senato italiano" guidata da Nicola Latorre
"ha appena compiuto un visita in Egitto ed ha incontrato il
presidente": Abdel Fattah Al Sisi "ha promesso di tradurre in
Giustizia i responsabili, di scoprire chi lo ha fatto. Sono
molto fiduciosa che faremo progressi perchè l'interesse del
popolo dell'Egitto e dell'Italia è di suprema importanza per
entrambi. Dobbiamo concentrarci nel servire gli interessi del
popolo".
"L'UNESCO in questo momento sta affrontando molte sfide che
ostacolano la sua capacità di assolvere al proprio mandato e
l'Italia, che ha una grande civilizzazione, una grande cultura,
ha molto a cuore che l'UNESCO sia guidato da qualcuno con un'
esperienza, - sia pratica, maturata sul terreno, sia con le
Nazioni Unite - la quale possa possa consentire
all'organizzazione non solo di superare i propri problemi ma
anche di divenire la prima linea di difesa contro terrorismo,
estremismo e radicalizzazione delle gioventù", ha affermato
l'ex-viceministro degli Esteri con delega alle relazioni
culturali internazionali e già vicepresidente del Comitato Onu
per i diritti del bambino.
Fonti al ministero degli Esteri del Cairo hanno detto
all'ANSA che Khattab, la quale è stata anche il primo
ambasciatore egiziano nel Sudafrica del dopo-apartheid, ha
possibilità molto buone di superare gli altri otto candidati tra
cui spiccano quelli francese e cinese. (ANSAmed).
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Khattab, con l'Italia all'Unesco contro l'odio
Candidata egiziana, il caso Regeni non ci dividerà