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Srebrenica: annullato processo a 8 ex poliziotti serbi

Responsabili oltre 1.300 uccisioni. All'origine vizio di forma

Redazione Ansa

(ANSAmed) - BELGRADO, 13 LUG - La corte d'appello di Belgrado ha deciso di annullare un processo per crimini di guerra a carico di otto ex poliziotti serbo-bosniaci, accusati di aver partecipato al massacro di Srebrenica, dove nel luglio 1995 8.000 musulmani bosniaci furono uccisi dalle truppe serbo-bosniache del generale Ratko Mladic.

I giudici, riferiscono i media, hanno accolto il ricorso della difesa, secondo cui le imputazioni non sono valide dal momento che quando nel gennaio 2016 sono state sollevate, il procuratore per i crimini di guerra Vladimir Vukcevic era in pensione e al suo posto non era stato ancora nominato un successore. Il processo viene praticamente annullato, e si dovrà ricominciare da capo col nuovo procuratore per i crimini di guerra Snezana Stanojkovic, nominato in maggio.

Gli otto sono accusati di aver massacrato in maniera feroce e spietata 1.313 civili musulmani bosniaci nel 1995. Guidati da Nedeljko Milidragovic - imputato principale conosciuto come 'Nedjo il macellaio' - fra il 13 e il 14 luglio 1995 massacrarono centinaia di persone rinchiuse in un capannone del villaggio di Kravice, alle porte di Srebrenica, sparando con armi automatiche da fori e aperture e lanciando bombe a mano nel capannone dove erano ammassati i musulmani bosniaci, tutti uomini. Il 14 luglio tornarono e spararono a bruciapelo a tutti coloro che non erano morti il giorno precedente. Il processo apertosi all'inizio dell'anno era uno dei rari procedimenti istruiti dalla giustizia serba per il massacro di Srebrenica, definite genocidio dalla giustizia internazionale. (ANSAmed).

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