(ANSAmed) - IL CAIRO, 13 LUG - Milizie che appoggiano il
governo di unità nazionale libico insediato a Tripoli hanno
compiuto notevoli avanzate a est della capitale ai danni di
formazioni armate che rispondono all'ex-premier Khalifa Ghwell.
Lo hanno segnalato all'ANSA fonti vicine all'esecutivo del
premier Fayez Al Sarraj riferendosi a scontri avvenuti fra
domenica e martedì.
In particolare la "Brigata Tripoli", la più forte milizia che
appoggia il Consiglio presidenziale di Sarraj, ha potuto
annunciare una "vittoria" e il controllo di punti strategici e
ingressi principali di Castelverde, centro situato a una
sessantina di chilometri a est di Tripoli.
Negli scontri scoppiati domenica proprio a Castelverde vi
sono stati almeno quattro morti, tra cui due civili, e 21
feriti, ha reso noto il ministero della Salute libico. Sono
stati sparati razzi, anche di tipo "Grad", e usate armi "pesanti
e medie", come ha riferito il Comitato nazionale libico per i
diritti umani.
La missione Onu in Libia (Unsmil) lunedì aveva segnalato su
Twitter che il suo consigliere militare, il generale Paolo
Serra, ha discusso la situazione creatasi a Tripoli con il
vicepremier Ahmed Meitig, il membro del consiglio presidenziale
Mohamed Ammari e "apparati di sicurezza": "il generale Serra ha
sottolineato la necessità di una 'de-escalation', di assicurare
la protezione dei civili e ha esortato le parti al dialogo e a
concordare un immediato cessate il fuoco", aveva informato
l'Unsmil.
Già venerdì scorso, con implicito riferimento alle milizie di
Ghwell, il Consiglio presidenziale di Sarraj aveva messo in
guardia con un comunicato "i fuorilegge" che "qualsiasi
movimento in direzione della capitale" sarebbe stato "affrontato
in maniera decisa e forte". Il Consiglio aveva rivelato che a
proposito dei "movimenti sospetti" di milizie erano stati
"contattati paesi amici" al "fine di garantire la sicurezza
della capitale e proteggere i civili". (ANSAmed).
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Libia:fonti,successo delle milizie di Sarraj sui filo-Ghwell
Avanzate a est di Tripoli contro forze ex-premier