(ANSAmed) - ROMA, 23 GIU - Centinaia di immigrati uniti nella
preghiera a Roma per ricordare coloro che hanno perso la vita
nel viaggio alla ricerca di un futuro in Europa. Ieri sera, alla
Basilica di Santa Maria in Trastevere, è stata realizzata
"Morire di Speranza", la veglia per ricordare le vittime degli
ultimi anni del mare Mediterraneo o di altri percorsi verso
l'Europa, organizzata da Comunità di Sant'Egidio, Centro
Astalli, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Federazione
Chiese Evangeliche in Italia, Acli, Casa Scalabrini 634,
Associazione Papa Giovanni XXIII.
Tra i migranti presenti alla veglia anche "alcuni che hanno
vissuto terribili viaggi per giungere in Europa, insieme a
quelli che, invece, sono arrivati in sicurezza con i corridoi
umanitari. Presenti anche familiari e amici di chi ha perso la
vita in mare", riferisce Sant'Egidio. Durante la veglia sono
stati letti alcuni nomi di chi è scomparso insieme a ad alcune
storie, e sono state accese candele in ricordo delle vittime dei
viaggi della speranza. Nella sua omelia, don Marco Gnavi,
parroco di Santa Maria in Trastevere, ha parlato della necessità
di "salvare, come obbligo morale", di accogliere ma anche di
integrare. Nell'ambito dell'iniziativa, le associazioni hanno
anche illustrato le loro proposte, in 5 punti, sul tema
dell'immigrazione. In particolare si è chiesto di reintrodurre
vie di ingresso legale in Europa per lavoro e il sostegno alle
politiche di immigrazione. "Morire di speranza" si svolgerà nei
prossimi giorni anche in altre città italiane ed
europee.(ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Morire di Speranza, migranti in preghiera per vittime flussi
Centinaia di immigrati presenti, anche familiari di scomparsi